Interpellanza urgente recupero crediti IACP

ritratto di Francesco Calabrese

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Al Sig. SINDACO, del COMUNE di CEFALÙ -Dott. G. GUERCIO- Sede-

p.c. Al Sig. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE di CEFALÙ -Prof. G. BARRACATO- Sede-

Oggetto: interpellanza urgente con risposta scritta ed orale

Il sottoscritto avv. Francesco Calabrese n.q. di capogruppo di Forza del Sud,
p r e m e s s o
• che il Comune di Cefalù vanta crediti, certi, liquidi ed esigibili, maggiorati degli interessi legali, nei confronti dell’Istituto Autonomo Case Popolari e crediti che ancora vanno definiti anche nella loro esatta quantificazione;
• che, più in particolare, a seguito della sentenza n°142/2008 del Tribunale di Termini Imerese, l’IACP ha versato in acconto a Questo Ente, l’importo di € 50.379,89, giusta nota dell’avv. A. Terregino, assunta al prot. n°4020 del 12.02.2010 e che lo stesso Istituto deve ancora versare l’ulteriore somma di € 185.147,24;
• che a seguito della sentenza n°138/2008 del Tribunale di Termini Imerese, l’Istituto Autonomo Case Popolari (IACP) ha versato in acconto al Comune di Cefalù l’importo di € 196.863,04, giusta nota dell’avv. A. Terregino, assunta al prot. n°4021 del 12.02.2010 e che lo stesso Istituto deve ancora versare l’ulteriore somma di € 96.528,32;
• che in forza della sentenza n°24902/2008 della Corte di Cassazione, l’IACP ha versato in acconto al Comune di Cefalù, la somma di € 101.507,52 e che l’ammontare della spesa complessivamente sostenuta dall’Ente per l’acquisizione delle aree su cui sorgono n°80 alloggi popolari è pari a circa € 119.337,29 e, pertanto, l’IACP deve ancora versare al Comune di Cefalù, l’ulteriore importo di € 17.869,77;
• che, in definitiva, in forza dei superiori tre titoli esecutivi, Questo Ente vanta nei confronti dell’IACP il complessivo credito di € 299.545,33, maggiorato degli interessi legali dovuti dal sorgere del diritto fino all’effettivo soddisfo;
c o n s i d e r a t o
• inoltre, che a seguito delle sentenze: n°836/2008 resa dalla Corte di Appello di
Palermo, n°274/2007 emessa dal Tribunale di Termini Imerese e n°12625/2006 resa dalla Corte di Cassazione, l’IACP è tenuto a regolarizzare la propria posizione di “assegnatario” delle aree già edificate e destinate alla realizzazione dei vari alloggi popolari, mediante la stipula di apposite convenzioni ex Legge n°865/1971;
• che, anche in forza delle recenti pronunce della Corte di Cassazione che hanno visto come parte processuale il Comune di Cefalù (sentenza n°24902/2008 e sentenza n°25369/2008), delle sentenze della Corte Costituzionale n°348/2007 e n°349/2007, nonché delle disposizioni di cui all’art. 2, commi 89 e 90, della Legge 244/2007, nelle convenzioni di cui sopra gli importi dovuti al Comune di Cefalù dall’IACP, non potranno che essere rapportati al valore venale e/o commerciale delle aree espropriate e/o occupate;
r i l e v a t o
• che in forza della sentenza n°25369/2008 della Corte di Cassazione, il Comune di Cefalù ha avuto riconosciuto il diritto di rivalersi, nei confronti dell’IACP, di tutte le somme versate ai proprietari delle aree interessate dalla realizzazione degli alloggi popolari;
• che dopo l’instaurazione del successivo giudizio davanti alla Corte di Appello di Palermo per la quantificazione della somma complessivamente dovuta all’Ente, l’IACP ha formulato una proposta di definizione bonaria di tale giudizio e che la Giunta Municipale con deliberazione n°159 del 22.07.2009 ha accolto tale proposta;
• che a seguito dell’accordo transattivo di che trattasi, ancora da perfezionare, l’IACP dovrebbe versare al Comune di Cefalù la somma di € 64.541,70, oltre interessi legali dal sorgere del diritto fino all’effettivo soddisfo;
c o n s t a t a t o
• che non si comprendono le ragioni per cui l’Amministrazione Comunale non abbia proceduto, ancora, al recupero di tutti i crediti vantati nei confronti dell’IACP e alla stipula delle convenzioni con lo stesso Istituto per ottenere il versamento di tutte le somme dovute all’Ente;
• che al fine di dare copertura finanziaria alla massa dei debiti fuori bilancio, in data
26.11.2010, il Consiglio Comunale ha diffidato la Giunta Municipale a procedere con immediatezza, ad accertare e riscuotere, tra l’altro, tutti i crediti vantanti dall’Ente, ivi compresi quelli vantati nei confronti dell’IACP;
• che l’Esecutivo, dopo il maturarsi dei crediti certi, liquidi ed esigibili di cui sopra, ad oggi, nulla ha fatto per recuperare tutte le somme, interessi legali compresi, dovute al Comune di Cefalù dall’IACP e per giungere alla quantificazione degli importi dovuti da tale Istituto con le convenzioni ex Legge n°865/1971;
• che tale inerzia risulta essere assai pregiudizievole per le casse comunali e che per intraprendere l’auspicato “cammino” virtuoso verso il risanamento economico-finanziario è assolutamente necessario che la Giunta Municipale proceda, celermente, al recupero di tutti gli importi dovuti a qualsiasi titolo e/o ragione dall’IACP, per destinarli anche a copertura dei debiti fuori bilancio,
i n t e r p e l l a
la S.V. per conoscere:
a) i motivi che hanno impedito alla Giunta Municipale di porre in essere tutti gli adempimenti di propria competenza per giungere al recupero dei crediti di cui è cenno sopra;
b) quali provvedimenti immediati intende porre in essere per:
1) assicurare il recupero di tutti i crediti, certi, liquidi ed esigibili, interessi compresi, vantati fino alla data odierna dal Comune di Cefalù nei confronti dell’Istituto Autonomo Case Popolari;
2) procedere all’istruzione tecnico-giuridica e quantificazione delle somme dovute dall’Istituto Autonomo Case Popolari al Comune di Cefalù, al fine di giungere alla stipula delle convenzioni ex Legge n°865/1971.
Distinti saluti.
Cefalù, lì 13 dicembre 2010.
Il Capogruppo di Forza del Sud
(Avv. Francesco Calabrese)