Riesumata la salma di Giuliano, il cimitero di Montelepre preso d'assalto
28 Ottobre 2010, 15:08 - Staff [suoi interventi e commenti]
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Riesumata la salma del bandito Giuliano disposta nell'ambito della nuova indagine sulla morte di Giuliano. A disporla e' stata la Procura di Palermo. La bara e' in una cappella nel cimitero di Montelepre, che e' assediato da giornalisti e cameramen. Il sindaco ha disposto che il pubblico lasci il camposanto.Il dna prelevato dai resti verra' confrontato con quello dei familiari ancora in vita di Giuliano per stabilire se quello sepolto e' proprio il bandito.
"La struttura ossea di Salvatore Giuliano pare ben conservata". Lo dicono alcuni investigatori presenti alla riesumazione della salma. Al cimitero di Montelepre è stata portata una nuova bara in cui i resti verranno deposti per essere poi portati nell'istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo per l'esame del Dna. La vecchia bara aperta per la riesumazione giace accanto alla cappella di famiglia. Ai lati ha dei fregi colorati.
Sulla morte del 'Re di Montelepre', infatti, la Dda ha aperto un'indagine per omicidio e sostituzione di cadavere, nel sospetto che nella cappella di famiglia nel cimitero del paesino, oltre sessant'anni fa, sia stato sepolto un sosia del bandito Giuliano, fuggito all'estero.
Tra i familiari di Giuliano presenti ci sono il nipote, Giuseppe Sciortino, e Rosalia Pisciotta, sorella del luogotenente del bandito Giuliano, Gaspare. A proposito della strage di Portella della Ginestra il nipote ha detto che lo zio non c'entrava nulla, 'quella era un'azione dimostrativa organizzata perche' si temeva che il Pci andasse al potere. Mio zio era a cinquecento metri dalla strage e non avrebbe potuto, con le armi che aveva, uccidere nessuno.
Dalle perizie e' emerso che a sparare furono fucili dell'esercito. Per Portella della Ginestra hanno pagato persone innocenti'.'Andate via mio fratello e' morto, non lo disturbate', ha reagito Rosalia Pisciotta. La donna teme probabilmente che qualcuno possa aprire la tomba del fratello.Il luogotenente di Giuliano,secondo una tesi sull'omicidio del bandito, lo avrebbe tradito consegnandolo ai Carabinieri. Pisciotta venne avvelenato con stricnina in carcere.
"Mi auguro che nella bara ci sia veramente Giuliano. Lo spero per evitare illazioni che screditano quello che ha fatto lo Stato". Così il sindaco di Montelepre, Giacomo Tinervia, ha commentato la riesumazione del cadavere del bandito Giuliano. "Ringrazio comunque i magistrati che hanno avuto coraggio - aggiunge - e che vogliono riscrivere la storia. Qualunque sia, però, ricordiamoci sempre che qui è stato sconfitto il banditismo". Il sindaco ha polemicamente fatto notare che Montelepre "sconta" il fatto di essere il paese originario di Giuliano. "I turisti - conclude - vengono qui per lui e non per i nostri tesori artistici".
Fonte: www.siciliainformazioni.com
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