Lo Sport a Cefalù divide o unisce? - L’incontro tra le associazioni sportive e l’ass. Patanella

ritratto di Pino Lo Presti

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Lo Sport a Cefalù divide o unisce? - L’incontro tra le associazioni sportive e l’ass. Patanella
- resoconto di tutti gli interventi di giorno 14 alla Sala delle Capriate
- la lettera di Barranco a cefalunews dell’11 ottobre che ha aperto la questione
- e quella, sempre a cefalunews, del giorno dopo l'incontro
- inoltre riportiamo per esteso il documento scritto letto dallo stesso durante i lavori del 14 mattina

L’Assessore allo Sport, Vito Patanella spiega che in effetti sin’ora le sue maggiori incombenze al Comune hanno riguardato il Turismo e gli Affari legali. Ciò anche perchè pensava che nello Sport Cefalù fosse un’isola felice sufficientemente autonoma tanto da non dover dipendere dalle avventure delle amministrazioni comunali.
Di questo suo ritardo di consapevolezza si scusa e senz’altro si rende disponibile all’ascolto .

Giuseppe Barranco
Ritenendo di aver già posto il problema pensa che sia piuttosto più importante che parlino i rappresentanti delle varie società sportive.

Melino Incognito - dirigente della S.D.Calcio
Sottolinea la passione per il Calcio che, ancor più come Capitano della Squadra, hanno animato le parole di Barranco.
Elenca le difficoltà: l’inagibilità del Campo S. Barbara causa le condizioni delle tribune che impongono che se vi si giocasse bisognerebbe farlo a “porte chiuse”; l’impianto di illuminazione (ripristinato, l’anno scorso, dalle attuali due Società esistenti).
Ma la maggiore è l’assenza delle Istituzioni.

Patanella
Sotto il profilo istituzionale
Nemmeno un mese fa abbiamo approvato, in Giunta, un Progetto di ristrutturazione del Santa Barbara, per il quale ci siamo attivati su due fronti: la richiesta di un Mutuo al CONI (si attende la risposta entro Aprile); e la trasmissione dei documenti alla Regione perchè, attraverso i fondi FAS, lo renda immediatamente cantierabile. Attendiamo, su tutti e due i fronti, una risposta.
Per quanto riguarda il manto, si privelegia quello in erba sintetica, sia per il minor costo - anche per la manutenzione - sia perchè consente di ospitare, allo Stadio, concerti e manifestazioni varie.
Le Istituzioni a volte non sono presenti anche perchè impossibilitate dalle evenienze economiche contingenti acuite dalle dinamiche della politica.
Sulla progettualità chiede intanto che le Istituzioni siano non solo sollecitate ma aiutate con responsabili proposte.
Per parte sua, al momento, essere “presente” ha significato anche “quello che mi sono premurato a fare subito, di ieri sera, nel chiedere un appuntamento con il Coni regionale (lunedì o martedì prossimi); così che, raccogliendo le vostre istanze, la settimana prossima potrò capire con quali modalità e attenzioni una organizzazione importante come il Coni può in qualche modo darci una mano. Soprattutto dove c’è una realtà sportiva forte come a Cefalù

Sotto il profilo delle relazioni personali
Sottolinea che, tra i suoi amici, vi sono a Palermo tante persone che vogliono bene a Cefalù e ai suoi amministratori; lo si è visto per la festa del S. Salvatore, con il festival della Lirica etc...
Spero di trovare grandi imprenditori palermitani che vogliono lasciare un loro segno in questa città - ovviamente avendone un ritorno. Cefalù con le oltre sue 600.000 presenze turistiche è un bacino pubblicitario che può far gola. Tuttavia è bene puntare su piccoli risultati; la crisi oggi è grande nel settore privato.

Mario Lombardo - giornalista, direttore di CRM-Radio
Chiede come non sia possibile attraverso le poche migliaia di euro necessari per aggiustare i bagni (7000), rimuovere intanto (così gli avrebbero detto) il problema della inagibilità. L’Agibilità sarebbe già un segno di incoraggiamento ai dirigenti del calcio per tanti sacrifici affrontati nel passato e nel presente. “Per ora si va avanti col volontariato” perchè senza agibilità non si può far pagare un biglietto”.

Patanella
Se si tratta di una cifra di quella quantità, si attiverà, assieme all’ass. al ramo, l’ing. Torvivia, per capire se abbiamo le risorse necessarie per un intervento di urgenza.

Ma propone una soluzione alternativa: organizzare un incontro di richiamo, divertente (del tipo nazionale cantanti e....) nel caso si pensi di poter portare un migliaio di spettatori paganti (almeno 5 euro ciascuno). Per conto suo potrebbe invitare le vecchie glorie del Palermo.

Barranco
Ma in quale Campo, se quello di Cefalù è inagibile?

Patanella
Si può trovare un posto a metà strada, ma l’incontro si potrebbe svolgere anche appoggiandoci al Basket, al Pallavolo o a una corsa podistica; l’importante e portare personaggi interessanti e fornire una occasione di divertimento agli spettatori.

Marsala
In quarant’anni, nelle tante riunioni come questa, l’assenteismo del Comune è stato costante. Oggi occorre voltare pagina. Apprezzando la disponibilità del presente assessore ed esprimendo considerazione per le condizioni in cui si trova ad agire, apprezza la sua idea peraltro applicata in altre parti d’Italia ma lo invita a staccare la delega allo sport dalle altre poichè avendo molto da fare non può essere informato di tutto, e quindi a servirsi di un Consulente del mondo sportivo locale.
Fa un appello per la “Antinna a ‘mari”, la più grande manifestazione sportiva, culturale, tradizionale nell’arco dell’anno che non si può lasciar morire per soli 5000 euro.
“Poi, se magari c’è stato qualche piccolo schiaffetto, in fin dei conti anche nelle partite di calcio ci sono gli schiaffetti; quindi non drammatizziamo e criminalizziamo l’antinna a ‘mari di quest’anno”.
Vorrebbe capire quale è il Progetto di utilizzo del Palazzetto da parte del Coni e della Provincia, e quale il ruolo riservato alle società cefaludesi non tanto in termini di co-gestione, ma quanto per poter meglio programmare le loro attività.

Patanella
Ricordando (quaranta chili fa) il suo passato sportivo, assicura che troverà il tempo necessario, anche perchè il numero di 700 tesserati su una popolazione di 14000 abitanti è un dato (“i numeri sono miele per i politici) che avrebbe dovuto assicurare allo Sport una posizione centrale in questa Città.

Propone, al posto del “Consulente”, un “Osservatorio” composto da più rappresentanti del mondo sportivo locale “che raccolga le varie problematiche e si faccia carico di prospettare soluzioni concrete. Io sono pronto a prendere a battesimo questa ipotesi e a dedicarvi qualsiasi giorno della settimana, escluso il sabato e la domenica”.

Sul Palazzetto ricorda l’attenzione particolare del Presidente della Provincia, Avanti, affinchè si apra al più presto, e i suoi numerosi sopralluoghi e “strigliate” ai funzionari.
La causa del ritardo sta nella progettazione e realizzazione dei lavori e nella mancata sorveglianza nella loro esecuzione (tetto che fa acqua).
Necessita un Regolamento d’uso, perchè non vi sia usurpazione da parte di nessuno e invece sia aperto a tutte le realtà sportive del territorio, da T. Imerese a Pollina in funzione dei loro titoli di merito.

Marsala
Si dichiara soddisfatto delle risposte sul Palazzetto, chiarisce che - come per il caso del M° Ballo - la Consulenza sarebbe stata a titolo gratuito e che la sua “funzione” va benissimo che la svolga un Osservatorio.

Lombardo
Oltre la Cephaledium, altre società rischiano di scomparire perchè non c’è più fiducia.
Il Campionato del Volley inizia sabato prossimo ed ancora non sappiamo se andrà a giocare a Trabia, a Palermo o a Cefalù.
Se ci fosse il Palazzetto questo non accadrebbe. Si deve evitare che finisca come per il campi da Tennis di Ogliastrillo: distrutti dopo 25 anni di non utilizzo. Sono poi stati spesi altri 400 milioni ma sono stati ancora distrutti, fino a che qualcuno li ha poi finalmente assegnati.
Per il Palazzetto la competenza non è certo del Comune ma questo può fare da stimolo alla Provincia e se questo non bastasse le associazioni sportive cefaludesi dovrebbero civilmente protestare.

Patanella
Non è solo un problema di Palazzetto, ma anche di risorse proprie delle Società che certo non possono essere prodotte di tasca dai dirigenti.
La proposta di assegnare il Palazzetto (4000 posti) al Distretto Turistico ha visto la ribellione dei consiglieri provinciali.
Il problema delle fogne è stato risolto, vediamo ora di risolvere quello del tetto.

Ezio Oddo - pallavolo femminile
Proponemmo la Consulta già in una riunione con l’allora ass. Terrasi. I Consulenti calati dall’alto lasciano il tempo che trovano; di sport è bene che ne parlino coloro che lo fanno!
Per i fondi è inutile parlare con le amministrazioni; la via degli sponsor può essere una soluzione ma la politica che ha i contatti che spesso mancano alle associazioni deve, come lei (Patanella) lodevolmente ha iniziato a fare (trovando un piccolo sponsor per la Pallacanestro), darci assistenza.

Rilanciando l’accorato appello del prof. Lombardo per la Pallavolo, ne denuncia le condizioni in cui attualmente versa: la difficoltà di poter programmare gli orari di allenamento trovandosi ospite a “casa altrui”; condizione aggravatasi con l’inagibilità del campo della Ragioneria (appartenente alla Provincia), il cui fondo si “è sollevato” a casa di infiltrazioni d’acqua.
Un “Grazie” però va “all’interessamento dell’assessore allo sport della provincia, Michele Nasca, e al sindaco di Trabia ... che ci hanno dato ospitalità presso la loro palestra consentendoci di avere una sufficiente continuità di allenamento”.
La Politica di Cefalù, sia di destra che di sinistra, dello sport non si è mai interessata al di là di qualche “contentino” che oggi peraltro non esiste più.

“Spero che da questa riunione possa finalmente nascere quella Consulta - di cui noi siamo stati tra i promotori qualche anno fa (oggi osservatori) -, e secondariamente si possa fare qualcosa per avere delle alternative attraverso il campo Santa Barbara. Facendo il manto in erba sintetica si possono fare concerti e via dicendo; perché non cercare di utilizzare questo tipo di introiti per finanziare lo sport cefaludese? “

Marsala
Premette che con Oddo non c’è stato alcun dissedio nè tantomeno litigio e spiega perchè, dovendo il basket, nelle sue varie articolazioni, disporre solo di un Campo non ha potuto venire incontro alle esigenze di orario per gli allenamenti avanzate dalla Pallavolo, esigenze aggravatesi causa l’inconveniente occorso alla Ragioneria.

Patanella
Si informa sul costo necessario a ripristinare l’uso di quella palestra. Se i costi sono contenuti (sui 3000 euro) si può organizzare una partita “richiamo” tra ragazzi del basket e ragazze della pallavolo (1° tempo basket, 2° tempo pallavolo) che potrebbe trovare l’interesse di uno sponsor. Per le autorizzazioni ai lavori da parte della Provincia o della Dirigenza scolastica non dovrebbero esserci problemi.

Oddo
“Sicuramente una cosa del genere potrebbe aiutarci in maniera molto importante”. Spiega poi le enormi difficoltà incontrate l’anno scorso nel condurre gli allenamenti e ribadisce con amarezza che in questo momento sono in adozione alla città di Trabia.
“Le faremo avere un preventivo”!

Patanella
Dice di un possibile sponsor la cui ditta si occupa proprio di questi lavori, che dunque potrebbe intervenire in questo modo diretto anzichè con soldi.

Cosimo Rinaudo - nuoto
Parla a nome anche dei gruppi sportivi che hanno bisogno di “sedute” in piscina per defatigare la struttura ossea.
Chiede soprattutto notizie della Piscina.

Patanella
Me ne sono fatto e me ne farò carico io personalmente. Nell’ultima Finanziaria, la Regione siciliana ha inserito un’intervento di € 800.000 per la realizzazione di una struttura sportiva a Cefalù. Questa struttura sportiva sembra essere individuata nella piscina da farsi in località dietro-castello. Sulla base di un progetto del Privato presentato al Comune, ci hanno chiesto di mandare immediatamente una scheda di fattibilità; cosa che è stata fatta la scorsa settimana. Poichè l’operazione passa attraverso i fondi Fas, martedì sarò all’assessorato al bilancio anche per sapere se possiamo fare nostro il progetto esecutivo del privato oppure se dobbiamo fare un nuovo progetto esecutivo.
Se 800.000 euro - sulla scorta di quel progetto - sono una cifra sufficiente è una valutazione che stanno facendo i tecnici del Comune. In caso contrario, il Sindaco e la Giunta siamo orientati a rinunciare a una ennesima eventuale “incompiuta”. No a finanziamenti e farsa!

Francesco D’Anna - presidente della Kefa-moto-sport
Invita a un pò di autocrita sul tema del saper fare gruppo. La Targa Florio ha avuto per anni il suo fulcro a Cefalù, ora si è spostata a Termini Imerese. Il comune di Cefalù non è stato mai in grado, quando richiesto, di organizzare neanche soltanto i semplici servizi per una gara,
Se, come sembra, l’Aci di Palermo deve dei soldi al Comune di Cefalù - soldi che sarà difficile esigere - al loro posto si potrebbe chiedere che si organizzassero a Cefalù delle manifestazioni automobilistiche.
“È pur vero che si organizzano molte manifestazioni automobilistiche che probabilmente portano scompiglio nel centro storico perchè si vuole che il centro storico debba essere riservato non si sa più bene neanche a chi. Però è pur vero che le manifestazioni sportive portano anche una certa economia, in termini di turismo, diretta o indiretta; non è solo una questione di immagine”.
“L’ultima volta che la targa ha fatto fulcro a Cefalù io personalmente, nel mio piccolo, ho portato agli alberghi di Cefalù circa tre quattrocento persone per quattro giorni”.

Marsala
Conferma, da appassionato, ma precisa che “oggi non dipende soltanto dal Comune organizzare una gara; ci sono tante altre situazioni burocratiche: il parco della Madonie, etc...”

Patanella
“Accerterò questo fatto dell’Aci”

Lombardo
Riprende il tema del S. Barbara chiedendosi se si possono ricavavare fondi predisponendovi idonei spazi pubblicitari.

Patanella
Si farà dire dai tecnici comunali se il problema dell’inagibilità è legato ai bagni. I privati tuttavia possono sponsorizzare le squadre; queste poi dovrebbero devolvere il ricavato per i lavori necessari.

Giuseppe Li Vecchi - direttore di Madonie-Live
Da membro della struttura organizzativa della Targa, ricorda le peripezie incontrate al riguardo nel 2005 a Cefalù (un verbale dei VV.UU. per il mancato pagamento del Suolo pubblico per il Palco d’arrivo predisposto in Piazza Duomo).
Si è riprovato l’anno scorso con la Targa Florio Storica e la scorsa settimana con il Campionato mondiale delle vetture ad energie alternative.
“È strano ma vero: l’Automobil club ha un debito con Cefalù - e non il contrario - che risale ai tempi in cui l’Automobil club aveva in concessione i parcheggi del lungomare, circa 80 milioni di lire di vent’anni fa”!

Patanella
Specifica che si tratta dell’Aci-Service

Li Vecchi
Sollecita l’Amministrazione di Cefalù a mettere in pratica il recente Regolamento di affido dei Beni comunali, specie per quanto riguarda gli impianti sportivi.
Dopo aver toccato la polemica Basket-Volley circa l’uso del Campo Zannella, senz’altro si schiera tra coloro che vogliono il Volley a Cefalù e non a Trabia.

Circa il problema parquet della Ragioneria, dice che l’acqua viene dal tetto per cui, prima di procedere a qualsiasi intervento al suolo, occorre riparare il tetto.

Propone una "settimana dello Sport" a costo zero per l’Amministrazione (visto lo stato delle sue finanze) da svolgersi (con la collaborazione di Marsala) al Palazzetto “Ignazio”, sotto Natale, sia per venire incontro alla programmazione natalizia, sia per raccogliere fondi per il S. Barbara e la Ragioneria. In questa organizzazione può già svolgere un suo ruolo l’auspicato “Osservatorio”. Una Settimana dello Sport che potrebbe concludersi con un premio agli sportivi cefaludesi che, nella stagione precedente, si sono distinti nelle varie discipline.

Marsala
Voglio precisare oggi qui una cosa molto importante: il Palazzetto è della Città ed è sempre stato e sarà a disposizione di tutte le manifestazioni, nel rispetto del parquet.
Questo campo è stato fatto senza nessun aiuto istituzionale ma con il contributo della signora, notaio Anastasi. Un contributo non certamente dato a Totò Marsala o alla sola Zanella-Basket di Cefalù, ma alla città; non è un caso che i circa 700 bambini della scuola elementare ne usufruiscono gratuitamente come gli altri ai quali chiediamo solo un contributo alle spese ordinarie di pulizia, acqua, luce, tarsu (paghiamo 2.800 euro annui solo per la tarsu).
Il progetto della settimana dello sport lo condivide anche perchè ci avevano già pensato ma meglio se sarà organizzato da tutti assieme.

Oddo
Anche lui stempera le voci polemiche circa i “contrasti” per l’uso del Palabasket, per gli allenamenti della squadra della Pallavolo.
Dopo aver specificato che i problemi alla Ragioneria derivano dal recente nubrifagio: (“si spalancarono le porte per il forte vento e l’acqua entrò letteralmente dentro il campo. L’acqua entrò anche, attraverso le scale, dal primo piano. Noi ci siamo allenati per un anno è non è mai entrata una goccia d’acqua da nessuna parte”);
Augurandosi che di filantropi come il notaio Nastase ce ne fossero una decina a Cefalù; Ringrazia pubblicamente Marsala: “perché ha detto una frase bellissima che è quella che il Palazzetto è sempre a disposizione per la città di Cefalù. Di questo gliene voglio dare atto perché lo ha dimostrato.
Accogliamo ancora una volta la sua disponibilità e auspichiamo che il 24 ottobre - quando noi avremo la prima partita casalinga - i cefaludesi possano venire a guardare la partita della loro squadra di pallavolo a Cefalù”.
Sottolinea che il suo vuole essere un intervento utile a eliminare “nebbie e fumi” che possono essere stati messi in giro: perché le uniche parole che contano sono le mie - per quanto riguarda la pallavolo - e quelle di Totò Marsala, per quanto riguarda la pallacanestro”!

Michele Juppa - segretario della Zannella-Basket
Conferma che la squadra ha ricevuto, senza aver chiesto nulla, un contributo - per il tramite dell’ottimo ass. Patanella - da un’azienda di Palermo, consistente nelle spese per le trasferte.
Condivide le considerazioni provocatorie di Barranco che hanno portato all’incontro di oggi, il quale dimostra che “a Cefalù, lo Sport divide e non unisce”; ognuno pensa per sè (lo si vede per il S. Barbara) e assolutamente manca ogni programmazione il che porta alla scomparsa delle associazioni sportive.

“Il contributo pubblico, se c’è, deve essere un surplus nei bilanci delle associazioni. Queste, ancorché dilettantistiche come noi siamo tutte, si devono fondare sul contributo dei privati. Il pubblico deve aiutare le società a livello di impiantistica. Su questo siamo tutti d’accordo. Il comune di Cefalù, in passato, ha sborsato centinaia di migliaia di euro di contributi alle associazioni sportive ma, nella maggior parte dei casi, non è andato a verificare la realtà delle attività che vi si svolgevano. Quando una associazione sportiva dilettantistica matura il diritto ad ottenere un contributo pubblico, non lo matura perché ha una squadra in serie A o B o C ma per l’attività giovanile che svolge. L’istituzione pubblica, la legge prevede il contributo in funzione della promozione dello sport come crescita dei giovani, non per campare...”.

Spiega, senza polemica, com’è nato il problema “tecnico” con la Pallavolo, poi “travisato”.

Conclude tuttavia in tono pessimistico riprendendo le parole “del cefaludese D.o.c., F. D’Anna: il problema di Cefalù non sono le associazioni ma i cefaludesi”!
“Non sono neanche particolarmente fiducioso per tutte queste belle iniziative di cui oggi voi avete parlato: di memorial, vecchie glorie; perché sono convinto che è possibile che gli spalti rimangano, per ben tre quarti, vuoti a Cefalù. E, di questo me ne devono dare atto tutti quelli che sono qua”!

Patanella
Cita l’importanza che gli spettacoli collaterali hanno, in America, durante gli incontri sportivi. Ci sarebbero utili anche da noi per “far cassa” avvicinando le famiglie con i bambini.
La TV, Sky, i video-registratori che tutti abbiamo “a portata di poltrona” costituiscono una concorrenza che solo così si può combattere.
Ritiene ottimisticamente invece che l’incontro di oggi sia stato una “un’occasione molto importante che ci ha aiutato ad unire e a superare gli equivoci precedenti”.

Juppa
Anche lui è d’accordo che è stata una giornata positiva; “anche perché si è avuto modo di poter parlare di quali sono stati problemi: il problema è solo un problema di spazi”!

Giacomo Sapienza - vicedirettore di Cefalunews
“Lo sport deve unire”. Sottolinea lo scandalo, anche dal punto di vista giornalistico, di una squadra - quella del Volley - che, unica nella Provincia di Palermo, partecipa ad un Campionato che giunge sino in Calabria e Basilicata, e che nel suo paese non dispone di impianti sufficienti, per quanto a Cefalù, oltre la palestra della ragioneria, ve ne sarebbero altre, inutilizzate, anche di più grandi.
Cefalù è il paese degli impianti chiusi (vedi il campo da Golf, la pista di Pattinaggio) nonostante a praticare lo sport non vi siano solo i tesserati; non c’è una striscia pedonale per quelli che corrono al lungomare, una pista ciclabile. Poi vi sono altri sport - cosiddetti “minori” o non riconosciuti dal Coni - praticati da centinai di altri ragazzi, come la danza sportiva e la stessa Atletica in cui abbiamo atleti di livello nazionale.

Francesco Calabrese - consigliere comunale del Pdl-Sicilia
A Cefalù, in tutti gli ambiti e a tutti i livelli è presente questa tendenza a dividersi per cose stupide quando invece potremmo ricavare forza da azioni in comune. E’ vero, l’aiuto pubblico oggi è impensabile, come che, in passato, il Comune abbia dato contributi senza poi accertarsi della fine che hanno fatto.
“Cosa fare? Non sono molto d’accordo con quello che diceva Giacomo Sapienza; purtroppo le strutture che abbiamo a disposizione nel nostro territorio non sono così tante. Forse il problema dei problemi è intanto l’eterna incompiuta cioè il Palazzetto dello sport”.
Propone di creare dei Comitati che raccolgano sport tra loro affini col fine di far dialogare - come nel caso delle squadra di calcio - le società tra loro, e avvicinare i vari sponsor; i cui ricavi siano in qualche modo spalmati, tra le varie società, in maniera proporzionale ai risultati che si ottengono”.

“Il Comune da parte sua cosa potrebbe fare? Nell’immediato - e, in questo, c’è anche il mio personale impegno e quello del mio gruppo in Consiglio -, quello di trovare al più presto le risorse; già a cominciare dal prossimo Bilancio di previsione - che mi auguro possa arrivare in tempi utili -, risorse per le nostre infrastrutture, prime fra tutte il campo Santa Barbara. C’era un progetto che poi è stato buttato nel cestino perché il Comune ha dovuto fare altre scelte nell’accesso al cosiddetto “mutuo sportivo”. Avevamo una somma - quasi di 1 milione e mezzo di euro per mettere a posto il campo ma purtroppo ci è scappata, tra virgolette”.
“Quindi mi appello a lei assessore affinché fin da subito si possa verificare come rimettere in moto questa macchina e cioè quella dell’accesso al credito sportivo accellerando i tempi delle procedure; perché da quello che mi risulta potremmo essere ancora in tempo. Per quanto riguarda la palestra della scuola media, quello è un bene comunale. Abbiamo fatto un Regolamento recentemente che prevede anche delle formule particolari. Penso per esempio al comodato, cioè la associazione sportiva potrà utilizzare il bene ma è chiaro che si deve fare carico delle spese minime per il suo funzionamento: pulizia, acqua e luce”.
“Per il problema del parquet della scuola media mi pare saggia la soluzione di intervenire nell’immediato anche attraverso uno sponsor”.

Occorrono sinergie come quelle che si possono creare, intensificando il dialogo, tra il Volley e la Pallacanestro. Per quanto riguarda il problema Santa Barbara, penso che le due realtà sportive calcistiche possano mettersi a dialogare prendendo come spunto ciò che è stato deliberato dal consiglio comunale all’articolo 22 del Regolamento-Beni, dove già è prevista questa sinergia (non l’uso esclusivo ma in comune) - che passa attraverso il comodato d’uso - tenuto conto delle differenze di categoria. Gli sponsor potranno permettere alle società di pagare la luce e le piccole opere di manutenzione. Per l’agibilità, noi come Comune, dobbiamo farci carico immediatamente, attraverso i nostri uffici, per vedere cosa possiamo fare nell’immediato.

Marsala
Perchè non fare una nuova denso-struttura alla palestra comunale (100.000 euro)?

Lombardo
Oggi non si è diviso ma si è cercato di unire, d’altra parte il problema posto da Barranco e Fertitta non era che le società fossero divise tra loro ma che vi fossero delle divisioni all’interno di una società

Barranco - legge le sue dichiarazioni scritte nel seguente documento:

(rivolto all'Assessore) Se lei aveva interesse faceva questo appello senza aspettare che prima lo facessi io, io una persona che non ricopre nessuna carica istituzionale ma bensì che ama lo sport, che ha sofferto in campo per amore di questa città. Quindi oggi se sono qui è bene che si sappia è solo perché sono uno sportivo, e non voglio rappresentare nessuna singola società.
Con l’avvocato Passarello abbiamo condiviso un progetto, quindi abbiamo avuto complicità, ma ciò non significa che, anche dietro tutto quello che io sto dicendo, siamo stati sulla stessa lunghezza d’onda, anzi l’avvocato mi esortava a mantenermi calmo senza crearmi antipatie personali, perché alla fine dei conti le cose non cambieranno. Ed io ti
rispondo, carissimo avvocato, io oggi non ho niente da temere; ci troviamo dinanzi ad un passo storico della vita sportiva della città, e se qualcuno pensa che ci sia del personale penso che non farà altro che continuare a seguire quel tunnel, che ha caratterizzato questi anni bui, seguendo quella politica che ha lasciato fuori la voce del popolo sportivo per tanti anni.

Poi voglio rispondere a chi dice che il modello da seguire sia il basket. Non voglio negare che la persona di Totò Marsala, Presidente, e tutta la nuova società mi piace, ma voglio ricordare e sono sicuro, che senza la signora Zannella che, bene per lui - ma non tutti ce la possono permettere -, e senza una struttura personale come il Palazzetto di via Aldo moro, penso che si troverebbe peggio di tutti, perché dal mio punto di vista il basket-Cefalù è stato fino ad oggi, a mia memoria, l’esempio di gestione fallimentare di tutte le associazioni del comprensorio degli ultimi 15 anni, svendendo l’immagine della città di Cefalù.
Certo pensare che lo sport sia una linfa vitale per tutta la comunità è facile ma mettersi al servizio della gente significa schierarsi, io oggi mi sto mettendo contro un sistema - a mio avviso sbagliato denigrante per la nostra città -, perché forse non devo ottenere niente da nessuno, ma quello che mi interessa è dare una economia alle associazioni sportive, senza avere bisogno delle amicizie politiche e personali, scendere a compromessi con delle aziende locali, che mi dispiace per loro oggi ci troviamo dinanzi ad un paradosso di eccellenza; ”LA CEFALU CALCIO SQUADRA DI PROMOZIONE NON HA SPONSOR, LA STELLA AZZURRA SOCIETA’ CHE E’ NATA IERI LA SPONSORIZZA, SIDIS E COSTAVERDE;

In questi giorni parlando con la gente, confrontandomi con gli sportivi della città ho trovato consenso da parte di tutti, tutti sentono il bisogno di cambiare pagina, di dare allo sport il giusto riconoscimento, c’è pero qualcuno che chiede che fine abbia fatto la CEPHALEDIUM, io penso che se qualcuno vuole sapere che fine ha fatto la gloriosa società, vada dai diretti interessati chiedendo delucidazioni, oppure visto che dice che è scomparsa si rivolga “A CHI LA VISTO”.
Poi in merito alle considerazioni che ho fatto nei confronti di tutti quei tifosi che reputo ignoranti, credo che sono stato abbastanza chiaro.
Dò dell’ignorante a tutti quei simpatizzanti che si recano a vedere le partite della squadra della propria città rendendosi ridicoli di fronte un pubblico ospite che fa chilometri per sostenere la propria squadra.

Carissimo assessore, io oltre alle accuse che le facevo per la carica istituzionale che lei ricopre, me ne sono riservata una, che forse è la più importante di tutte, e mi riferisco ai fatti accaduti nella piazza marina di cefalu lo scorso agosto. Lei in qualità di assessore al ramo non ha fatto nessun appello di fronte ad una cosa cosi grave e denigrante per la nostra città, le voglio ricordare a lei ed a tutti i presenti che ‘ntinna a mari è la tradizione più antica di tutta la sicilia, appartiene alla citta di Cefalù e non solo ad una classe di cittadini, come si dice, e va garantita, ma soprattutto, gestita.

Io dopo tutto penso di avere anche qualche soluzione a tutto questo, certamente da concordare, io credo che Comune e le associazioni sportive devono lavorare con sinergia per la realizzazione di un sistema economico per tutte le realtà sportive, sfruttando tutte le strutture di pertinenza, partendo dal fatto che oggi non deve essere un punto di arrivo ma bensì di partenza.

Voglio fare una domanda all’Ass. Patanella ,”che fine fanno i soldi, che entrano nelle casse del Comune, di quelle strutture di pertinenza tipo, la palestra Athletic center ed i campi dell’ogliastrillo”?

Marsala
“Elogio la tua veemenza e ti ringrazio per le tue considerazioni sul mio modo di gestire il basket; del passato non posso risponderne.
Preciso che per oltre un anno e mezzo - prima dell’arrivo del Notaio - ho lavorato con l’acqua che mi entrava dentro. L’aiuto è stato importante però io per anni ho rinunciato agli sponsor sulla magliettina (e tu sai benissimo quanto sarebbe stato importante).
Penso che oggi abbiamo iniziato un percorso positivo; se poi ci mettiamo dietro un tavolo! Già dallo scorso anno, avevo in mente di fare una Fondazione, promossa dal Comune, che mettesse insieme le varie associazioni, organizzando per loro l’uso dei vari spazi.
Io non sono per il basket ma per lo sport di Cefalù.
La Cephaledium è morta come società non come marchio, chi volesse potrebbe ancora riprenderlo e rilanciarlo!

Patanella
Prima di certificare la volontà da parte di questo consesso di quello che può essere l’Osservatorio dello sport - un’idea probabilmente non nuova ma che possiamo rilanciare -, o questo ritrovato spirito di unione, non mi sottraggo alle domande, alle osservazioni e alle proteste però non mi sottraggo neanche dal fare le dovute critiche.

Non ho né l’abitudine di attribuire alla mia volontà quella di tutti gli altri. Il signor Barranco, quando dice “tutti”, o questi "tutti" li portava quà dentro, oggi (e quindi ce li faceva conoscere), oppure questi “tutti” valgono per lui solo!
Non mi sottrarrò al lavoro che dovrà venire, neanche alle polemiche (perché non amo il “buonismo” di facciata; se dobbiamo dirci le cose, le diciamo ma dobbiamo poi dimostrarle e dobbiamo poi mantenere gli impegni che prendiamo”.
“Del nulla non mi piace discutere”!

“Io oggi ho visto grandi dirigenti di società - che possono avere un grande futuro -; li ho visti colloquiare per cercare un’unità e trovare soluzioni. Ho ascoltato proposte - io stesso, nel mio piccolo, credo, di averne fatte alcune.
Dico e ribadisco che nessuno mi ha chiesto niente - a cominciare dalla società di basket -, però mi hanno invitato a partecipare ad una festa meravigliosa con 700 bambini, maestri e dirigenti. Ritenevo doveroso di spendere una parola con un amico, che ha un’impresa e che ovviamente, come tutte le imprese, ha interesse a che il loro nome circoli, perchè investisse su questa società di basket, come sto facendo per altri - che non mi hanno chiesto nulla - ai quali, nei prossimi giorni, spero di dare risposte.

Apprezzo quello che dice il consigliere Calabrese che, se ci sono, le sponsorizzazioni diventino sinergiche per garantire chi meno ha rispetto a chi più potrebbe avere. Però chi fa della pubblicità vuole che ci sia il massimo della visibilità. Allora poi sarà la società che più prende di farsi carico di sostenere la squadra meno fortunata. Noi non possiamo questo chiederlo al privato che investe in pubblicità perché è ovvio che chi entra in un negozio sceglie lui cosa comprare.

Mi appello al forte spirito di unità che esce da questa Aula, che so essere presente - nonostante quelli che sono stati gli sviluppi consiliari - in tutti consiglieri comunali, in tutti i membri della Giunta è principalmente, credetemi, nel sindaco Pippo Guercio.
È facile, in periodi di crisi, puntare il dito, è molto più difficile sbracciarsi e lavorare.

“Dio fece Cefalù e il diavolo vedendola così bella ci mise i cefalutani”! Ho letto questa brutta frase, non fa onore soprattutto a chi l’ha scritta.
“Dio ha fatto Cefalù e i cefalutani, vedendola così bella, decisero di onorare per sempre Dio facendo Gesù Salvatore il suo Protettore”! Questa è l’unica frase che io vedo possibile.
Alla fine di tanto parlare, in questa città, però c’è una bontà infinita, una voglia di costruire, di unire che evidentemente non può che farci ben sperare e pensare che usciremo presto da questa crisi che non è solo di Cefalù.
Mi auguro che a Cefalù si incominci anche a parlare dei gesti belli che uniscono, e non più solo di quelli che ci dividono!

Barranco

E’ stato molto diplomatico. In molti ragionamenti mi è sembrato di vedere davanti a me un professore. Io da buon alunno gli ho fatto una domanda: che fine fanno i soldi che si percepiscono dagli affitti dell’Athletic center e dei campi dell’Ogliatrillo?
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Questa la lettera del sig. Barranco, pubblicata su cefalunews, che ha indotto l’ass. Patanella alla convocazione dell’incontro con le realtà sportive cefaludesi.

(da cefalunews, 11 ottobre)

Lo sport cefaludese divide. La pesante denuncia arriva da Giuseppe Barranco, un atleta da tutti conosciuto, il capitano della prima realtà sportiva cefaludese a livello di visibilità mediatica. "Questa critica - dice - è bene che si sappia viene da una persona che a livello sportivo non deve più dimostrare niente a nessuno". E Barranco continua: "Oggi lo sport a Cefalù purtroppo è motivo di contenziosi, divisioni, manovre politiche, strumento di promesse che mai potranno essere compatibili con l’attività ricreativa ed aggregativa che ha caratterizzato la storia di tutta l’umanità, lo sport". Il capitamo della squadra di calcio più importante della nostra città aggiunge: "Oggi carissimi amici sportivi è denigrante per la nostra città vedere e sentire tutto quello che succede all’interno di tutte le attività sportive della nostra città. I contenziosi sono all’ordine del giorno per dei motivi legati alle strutture, alle invidie personali, all’ignoranza sportiva che nessuno me ne voglia predilige su tutti anche su quei simpatizzanti che si recano a vedere le partite della squadra della propria città rendendosi ridicoli di fronte un pubblico ospite che fa chilometri per sostenere la propria squadra". Per Barranco è in crisi anche l’immagine della città di Cefalù: "si l’immagine della città quella che noi cefaludesi non rappresentiamo più, non difendiamo più, non amiamo più". Per Barranco "Cefalù non è più nostra, siamo apatici tanto quanto basta per dimostrare che non siamo capaci di difendere la nostra città". Pesanti le critiche di Barranco all'attuale assessore allo sport, l'avvocato Vito Patanella. "Abbiamo un assessore allo sport che che non sa risolvere i problemi ed è assente per qualsiasi bisogno. Non rappresenta le società locali all’interno dell’amministrazione perché non ci conosce e per questo rende la vita sportiva complicata in quanto non ci può essere progettualità". Da Barranco un appello a tutti gli sportivi. "Faccio un appello a tutti quei ragazzi cefaludesi che onorano la maglia della nostra città, in tutti i campi e palazzetti della sicilia, di esternare tutto quello che pensano e dire se sono d’accordo con tutto quello che io oggi senza paura sostengo, su questo importantissimo giornale telematico della nostra città".
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Questa la lettera del sig. Barranco, pubblicata su cefalunews, il giorno dopo l'incontro

(da cefalunews, 15)

Io in quanto fautore di questo dibattito sportivo, voglio fare delle considerazioni in merito a quanto accaduto nella sala consiliare giovedì 14 ottobre 2010. Ascoltando tutti gli intervenuti ho capito che quella paura tra le società sportive persiste. Quella paura di schierarsi contro un sistema politico, la dove la rappresentanza politica nella qualità dell’assessore Patanella, non ha saputo dare nessuna soluzione tranne quella di organizzare una mega mangiata di fagioli e buon vino nel palazzetto dello sport di via Aldo Moro invitando le vecchie glorie della città di Cefalù e del Palermo con ingresso a pagamento, dando vita ad una manifestazione, il ricavo della suddetta è finalizzato alla sistemazione delle strutture di pertinenza sportiva. Caro assessore lei ha dimenticato di essere nella sala più importante della città di Cefalù, dove lei con il suo modo di fare ha infangato la memoria dell’Avv. Corsello, dell’avv. Ventimiglia di persone come Saverio Portera, gente che hanno saputo governare la città di Cefalù sapientemente con capacità governativa in ogni settore. Lei ha saputo soltanto mettere in mostra la sua buona conoscenza della letteratura italiana della storia dei tempi dei romani, dell’arte e della musica dimenticando che di fronte a lei c’era una categoria di persone che amano lo sport. Comportandosi da professore cattivo “come lei mi ha detto” non accettando tutto quello che io ho detto nel mio interveto, sfidandomi nella legge dei numeri, che lei ama tantissimo perché lo ha ricordato subito dopo l’intervento del presidente Marsala, le faccio presente che oggi era un giorno lavorativo quindi la gente lavorava. Ma se non gli può bastare le voglio ricordare che io faccio parte di una famiglia che di numeri ne sa parlare con concretezza prendendo sistematicamente trecento consensi negli ultimi 20 anni. Poi se ci sarà modo di riconfrontaci lei mi spiegherà quanti consensi ha a Cefalù e come ricopre questa carica. Lei con i suoi interventi ha decretato una fine, io le posso assicurare che questo è un punto di partenza. E da questo momento cesso ogni qualsiasi legame con la società Cefalù Calcio, perché mi rendo conto che sarà incompatibile portare avanti questa battaglia facendo parte di una società.