CRM, "Qua e là; tra una novità e un'altra", 26 settembre 2010: LA CRONACA

ritratto di Daniele Tumminello

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L’appuntamento di domenica 26 settembre 2010 con la trasmissione radiofonica “Qua e là, tra una novità e un’altra”, trasmessa da CRM e presentata dal prof. Pino Simplicio, si è svolto nei locali del ristorante “Caffe letterario” in via Mandralisca. In avvio di trasmissione sono stati proprio i due giovani gestori del locale, Angelo Daino e Giuseppe Provenza,


a presentare sia le caratteristiche e le specialità del ristorante in termini enogastronomici, sia le attività di galleria d’arte. È stato ricordato infatti da Giuseppe Provenza come da anni ormai il “Caffè letterario” di Cefalù collabori con gallerie d’arte internazionali, tra cui spicca una galleria di Berlino specializzata nella vendita di artisti italiani.

Nella foto sopra: Angelo Daino

Nella foto sopra: Giuseppe Provenza
In ambito gastronomico, invece, il ristorante ha scelto di puntare su una cucina che valorizzi al meglio i tipici sapori e i prodotti della provincia.

Il prof. Simplicio ha inoltre aggiunto che gli attuali locali, che ospitano il ristorante, sono di proprietà della Fondazione Mandralisca: essi sono stati interamente ristrutturati a carico dei gestori, “da letamaio e immondezzaio qual erano”, e oggi fruttano alla Fondazione una rendita di 1606 €.



Il primo tema della puntata è stato rappresentato da un commosso ricordo di Giuseppe Garbo, per tutti Pippo, scomparso qualche giorno fa a causa di una grave malattia. È stato l’ingegnere Saro Di Paola a tratteggiare con emozione la figura di un uomo umile, esempio di semplicità e bontà, a cui tutta la cittadinanza era sinceramente affezionata.





Agli aneddoti e alle memorie riferiti dall’ing. Di Paola si sono aggiunti quelli riferiti dal consigliere Francesco Calabrese.

Quest’ultimo ha sottolineato, inoltre, che l’umanità di Pippo, caratterizzata da un amore immenso per la sua mamma, ha costituito un puro esempio di attaccamento al valore della famiglia.

Il secondo tema della puntata ha voluto affrontare una riflessione sull’attuale situazione politica cefaludese in seguito alle novità emerse nel quadro politico regionale con la costituzione del “Lombardo quater”.

Il prof. Simplicio ha chiesto al consigliere provinciale del PD Gaetano Lapunzina se l’ingresso del Partito Democratico nella maggioranza che sostiene il governo Lombardo all’ARS, può prefigurare un cambiamento nella linea politica del PD a Cefalù.
Gaetano Lapunzina


ha ricostruito i passaggi che hanno determinato l’attuale governo regionale, sottolineando come il quarto governo Lombardo sia figlio di un ulteriore sgretolamento del centro destra siciliano. Le scissioni interne e le diversità di vedute su alcune riforme, pensate da Lombardo, come quella della Sanità, la soppressione dell’ARRA e la riforma dei rifiuti, hanno determinato una progressiva frantumazione della maggioranza di centrodestra. Questa fibrillazione, - ha proseguito Lapunzina - ha determinato la costituzione di nuovi equilibri e di una nuova maggioranza parlamentare a cui il PD ha sentito di poter aderire, confidando nella possibilità di una attuazione di quelle riforme che soprattutto in ambito economico e sociale possano rilanciare il modo di gestire la cosa pubblica in Sicilia. Consapevole dei rischi implicati nella scelta operata e dell’ampio dibattito sorto, a riguardo, nello stesso partito, Lapunzina si è detto fiducioso nel fatto che il PD possa riuscire a determinare un rinnovamento nella politica regionale da concretizzarsi attraverso una vera stagione di riforme a vantaggio dei siciliani.

Riguardo poi al fatto che l’accordo regionale tra PD e MPA possa comportare un cambiamento nella linea politica del PD cefaludese, vista l’appartenenza del Sindaco Guercio alle file del partito di Lombardo, la posizione di Lapunzina è stata chiara e netta. Il PD a Cefalù é e resterà all’opposizione. Non ci sarà alcuna incoerenza rispetto alla linea politica seguita dal gruppo consiliare del PD, protagonista da sempre di un’opposizione decisa e sostanziale; il sindaco Guercio - ha continuato Lapunzina - non rappresenta certamente un cambiamento o una svolta, anche in considerazione del fatto che il tramonto del progetto “Cefalù al di sopra di tutto”, colloca oggi il primo cittadino cefaludese, solo formalmente nelle fila dell’MPA, ma di fatto egli è sorretto politicamente dall’UDC di Giovanni Avanti e Saverio Romano e dal PDL di Simona Vicari.
Il prof. Simplicio ha poi chiesto all’Ing. Di Paola un commento sull’attuale stato di confusione attraversato politica.

L’ing. Di Paola



si è dichiarato disorientato e disgustato dalla formazione di nuovi partiti nati, a suo modo giudizio, dall’emergere di personalismi, vedi l’esempio di Saverio Romano per l’UDC e di Gianfranco Miccichè per il PDL, che mortificano quell’orientamento bipolare verso cui sembrava essere orientata la politica italiana della Seconda Repubblica. Tutto ciò, ha sostenuto Di Paola, non va incontro alle esigenze di chiarezza e di necessità di riconoscersi in idee e progetti politici, da parte dei cittadini.

Il Prof. Simplicio ha quindi alimentato il dibattito con la lettura di un articolo di Mario Macaluso pubblicato qualche giorno fa sul Giornale di Sicilia, in cui si diceva determinante per la caduta dei lavori consiliari, l’assenza di alcuni consiglieri che appoggiano il sindaco Guercio.
In merito alle novità politiche emerse in ambito regionale, Francesco Calabrese,

consigliere comunale del gruppo PDL Sicilia vicino a Gianfranco Miccichè, ha avanzato severe critiche all’operato di Lombardo, colpevole, a suo dire, di aver solo propagandato riforme senza mai realmente esplicitarle; il rimescolamento di carte avvenuto a livello regionale tradisce - ha continuato Calabrese - la volontà espressa dal voto popolare che aveva assegnato a Lombardo la guida della Regione con una precisa maggioranza di centrodestra.

Replicando alle critiche dell’ing. Di Paola su Gianfranco Miccichè, Calabrese ha delineato gli obiettivo del progetto politico del sottosegretario. La volontà di creare un partito a vocazione sicilianista, non è una rottura con Berlusconi, ma risponde all’esigenza di compensare il peso politico esercitato dalla Lega, con la costituzione di un nuovo soggetto che veda come scopo quello di portare la politica in mezzo ai cittadini, pronta a risolverne le più immediate esigenze.

Sulla situazione politica cefaludese, Calabrese ha ribadito l’opposizione del suo gruppo consiliare al sindaco Guercio, dichiarando l’imminente intenzione di lavorare a una nuova mozione di sfiducia che possa contare sulle 13 firme e, quindi, sui 13 voti necessari per porre fine a questa esperienza amministrativa.

Sulle assenze che hanno determinato la caduta della sessione dei lavori consiliari, Calabrese ha proposto una sua interpretazione di carattere tecnico. Ha spiegato, infatti, che la scelta di far cadere l’attuale sessione potrebbe essere stata motivata dalla necessità di dover avviare una nuova sessione di lavori in cui poter inserire i punti relativi all’approvazione del Bilancio, per la quale è stata notificata ai consiglieri, da parte del commissario ad acta, una diffida per l’approvazione del Bilancio stesso entro la fine di Ottobre. Resta deprecabile il fatto che in un Comune il Bilancio di previsione per l’anno 2010 venga portato in Consiglio praticamente a fine anno mortificando le possibilità di programmazione.
Sulla questione politica è intervenuto anche il consigliere Vincenzo Liberto

critico nei confronti del Lombardo quater e del PD. Ritiene che Lombardo ha scelto di restare a galla piuttosto che ridare la parola agli elettori e l’accordo con il PD - a suo dire - produrrà un governo destinato a non durare a lungo.

Non ha risparmiato critiche neanche nei confronti di quella parte dell’UDC che ha scelto di continuare ad appoggiare il governatore siciliano. Trova inoltre analogie tra il comportamento politico di Lombardo e quello del sindaco Guercio, protagonisti entrambi di ribaltoni.
Sull’argomento è ritornato Gaetano Lapunzina,

ricordando con forza che le difficoltà politico-economiche del paese sono figlie di un governo nazionale paralizzato e appiattito sulle posizioni antimeridionalistiche della Lega nord. Lo stesso sottosegretario Gianfranco Miccichè non è riuscito in questi anni a sbloccare i fondi FAS destinati alla Sicilia e la creazione di un nuovo partito non può rappresentare una reale soluzione a questa difficoltà, senza chiarire prima un netto dissenso nei confronti della linea politica nazionale dettata da Berlusconi.


Ha rammentato inoltre che il nuovo governo regionale è sostenuto oltre che dal PD anche da quella parte dell’UDC che ha saputo rompere con le equivocità di Cuffaro e ha auspicato anche a Cefalù la nascita di soggetti politici in linea con le posizioni di Fini e Casini che possano rappresentare una destra moderna con cui aprire un rinnovato dialogo politico.

Francesco Calabrese



ha replicato, difendendo Miccichè dalle accuse di non aver saputo sbloccare i fondi FAS, sostenendo che nel tempo Lombardo non ha saputo presentare progetti volti al raggiungimento di questo obiettivo. Solo in seguito alle pressioni ricevute dalle comunità interessate si è recato a Roma per far partire il progetto dell’aeroporto di Comiso.

Rivolge infine un appello alle forze del centrodestra cefaludese, quelle che si riconoscono nell’UDC di Romano e nel PDL lealista, a favorire le dimissioni di Guercio e il conseguente scioglimento del Consiglio per poter ripartire con un nuovo progetto politico che sappia rinnovare la macchina amministrativa e risolvere i problemi della città.
Ha concluso la riflessione sul tema politico l’intervento di Vincenzo Liberto

il quale esprime forti critiche nei confronti sia nei confronti dei consiglieri comunali dell’UDC (Mangano, Cassata e Rasa) sia verso i consiglieri del PDL lealista per l’appoggio ancora garantito a Guercio. Secondo Liberto è fondamentale azzerare tutto e ripartire da zero. A tal proposito si è dichiarato interessato a percorrere personalmente un nuovo percorso politico tra le file del nuovo soggetto proposto da Gianfranco Miccichè.
La puntata si è conclusa con l’intervento di Claudio Pepoli



che ha intervistato Massimo Galioto e Cosimo Rinaudo, inventori della bandiera di segnalazione per nuotatori in acqua libera.
Con perizia Massimo Galioto


ha illustrato i dettagli tecnici del brevetto sottolineandone i pregi sia in termini di sicurezza per il nuotatore e sia in termini di risposta del prodotto alle esigenze sportive del nuotatore stesso.
Cosimo Rinaudo,



forte della sua ormai lunga esperienza in campo agonistico, ha poi ricordato la recente traversata Cefalù-Lascari, evidenziando la passione per uno sport quanto mai completo e salutare. Ancora una volta è stata rimarcata con amarezza l’assenza a Cefalù di una piscina dove poter svolgere gli allenamenti senza dover, per questi, usufruire delle strutture di Termini o Bagheria.