Viaggiatori contemporanei …. Viaggiatori per l’anima.
21 Settembre 2010, 09:47 - Giusi Farinella [suoi interventi e commenti]
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Viaggiatori contemporanei …. Viaggiatori per l’anima.
In questi giorni è stato citato su questo blog il mio slogan preferito “ Il sogno “, una vacanza che parli il linguaggio dell’emozione.
Vi ricordate “Il treno fischiava” di Pirandello, il ragionier Belluca fuggiva dalla sua grigia routine quotidiana immaginando un treno fischiante che lo portasse lontano dove avrebbe potuto vivere una nuova vita.
Il viaggio una fuga dell’immaginazione, il viaggio movimento fisico e psichico, conoscenza e possibilità concreta di realizzare una piccola parte dei propri sogni.
Perché, che lo si voglia o no, ad ogni nuova meta troviamo sempre un po’ della nostra storia personale ad aspettarci e la possibilità di rileggerla in modo diverso, quindi l’opportunità di un cambiamento.
Ad ogni viaggio guardiamo le cose da un altro punto di vista.
D’altronde è solo dal confronto che possiamo imparare cose nuove di noi stessi.
Diceva Italo Calvino: “ogni città riceve la sua forma dal deserto che si oppone”, allo stesso modo fa il viaggiatore, che gira e abita il mondo per dare forma a se stesso.
Uno degli obiettivi dei viaggi oggi è proprio questo: dare nuovo significato alle proprie storie, siano esse private o professionali.
Il viaggio è sempre l’occasione per una rigenerazione personale: lontano da casa e dai luoghi del lavoro, abbiamo la possibilità di disintossicarci dal "day by day" e di ritornare con una carica nuova ad ogni ambito della nostra vita.
Per questo Cefalù deve tendere a divenire un contesto straordinario capace di dare vere e proprie esperienze emozionali.
Il motto di Cefalù dovrebbe essere “depurare e ricostruire sull’essenza” , deve riuscire a costruire momenti culturali esclusivi, eventi emozionali, luoghi per l’anima.
Lo slogan : "una vacanza per l’anima".
E’ lo spazio a dare valore al tempo, nel senso che in un contesto di grande bellezza natura, arte …..
l’animo si predispone a un ascolto più ricettivo che, partendo dal linguaggio dell’emozione, crea un nuovo modo di strare insieme e di comunicare.
Cefalù può essere una meta da “sogno” anche se si è svegli.
“Sogno” cioè fare in modo che, attraverso il contatto con la natura e la straordinarietà dello scenario, si riesca a cambiare l’orizzonte che si è abituati ad avere davanti agli occhi.
E quando avviene questo cambiamento, cambia qualcosa anche in noi, dentro di noi, nella nostra anima.
Allora sì avremo dato ai nostri ospiti non una vacanza ma un’esperienza fuori dall’ordinario.
A proposito la vacanza è riuscita quando l'ospite in quei giorni non telefona e non guarda l'orologio, e pensa di non avere mai avuto nè un telefono nè un orologio.
Fra poche ore vado a Parigi al Top Resa(le salon professionnel du tourisme en France),a svolgere la mia professione di ambasciatore di Cefalù.
Arrivederci al mio ritorno.
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