AVANTI "CHIEDO SCUSA AI LITFIBA, CENSURA NEMICA DELLA LIBERTA'"

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"Da semplice cittadino ancor prima che da presidente della Provincia di Palermo mi e' sempre stato caro il principio espresso da Voltaire 'non condivido le tue idee ma mi battero' sino alla morte affinche' tu possa esprimerle'". Ad affermarlo e' Giovanni Avanti, secondo cui "il tema centrale della polemica sollevata dalle dichiarazioni dei Litfiba e dalla reazione del giovane assessore della mia Giunta, Eusebio Dali', non e' a mio avviso il contenuto delle esternazioni dei rocker toscani quanto la liberta' che deve essere assicurata a ciascuno di esprimere le proprie opinioni, nel rispetto della legge e della dignita' individuale".
"Ritengo doveroso, a distanza di giorni, sottolineare cio' - aggiunge il presidente della Provincia di Palermo - per ribadire che l'Amministrazione che rappresento crede fortemente nel diritto di espressione e di critica anche quando esso e' espresso con un linguaggio che puo' sembrare eccessivo. La censura e' sempre stata e sempre lo sara' nemica della liberta', la liberta' d'opinione linfa vitale della convivenza civile. Per questo sono io a chiedere scusa ai Litfiba, senza entrare nel merito delle loro dichiarazioni, in difesa di un principio di tutela del pensiero.
Credo che cio' possa anche soddisfare le tante sensibilita' che si sono sentite toccate dalla reazione di Dali' e che hanno rappresentato il loro disagio per via epistolare o telematica. Certo, sarebbe auspicabile che il confronto di idee avvenisse in un giusto contesto e ad armi pari, secondo regole civili, con gli interlocutori presenti. Un confronto di idee che non puo' essere generato da una facile battuta ad effetto lanciata da un palco per catturare l'applauso. Ma non per questo giustifico chi reagisce auspicando l'ostracismo".
"Il Presidente della Provincia, come un Sindaco o un Governatore, stabilisce - conclude Avanti - le linee guida e gli indirizzi dell'Istituzione che rappresenta. Le dichiarazioni di Eusebio Dali' sono quelle di un uomo libero, che ha le sue idee e il suo patrimonio culturale, ma non appartengono all'Amministrazione Provinciale. E per Dali' vale lo stesso principio dei Litfiba: posso non condividere cio' che dice ma gli riconosco appieno il diritto di esprimere le sue idee".
(Fonte Crm)