Prima che il gallo canti

ritratto di Giuseppe Aquia
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Si può dire che tra un anno e mezzo, finirà il mandato di questa amministrazione, e si sentirà il “canto del gallo” delle elezioni. All’avvicinarsi della tornata elettorale, tanti tra gli attuali amministratori e consiglieri saranno intenti a disinfettarsi, a rinnegare tutto e tutti, a discolparsi cambiando pelle. Saranno intenti a disfarsi delle proprie colpe, pur di uscire “puliti” agli occhi della gente e rimettersi in gioco, come se nulla fosse accaduto. Saranno pronti a ripetere e perpetuare la stessa inconcludente sorte da regalare ad un paese! Chissà se almeno una volta si sono chiesti: “Io che cosa ho fatto per il mio paese”? -Mio paese?- Forse è un possessivo troppo forte da usare per amministratori i cui natali spesso non sono stati proprio “cefalutani”. Una multietnia che nulla ha da spartire con Cefalù, tranne che “amarla” come terra di conquista, da colonizzare e sfruttare per sé stessi.