Consiglio Comunale del 10 agosto 2010

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Presenti : Lapunzina, Genovese, Barracato, Fatta, Franco, Liberto, Scialabba, Mangano, Gattuso, Cassata, Calabrese, Brocato, Sideli. Noto verrà dopo.
Assenti : Rasa, Barranco, Messina, Lo Verde, Coco, Greco.

Il Presidente chiede di prelevare un Punto all’O.d.g., il punto 17 “Alienazioni immobili comunali, atti di indirizzo”.
Ho ricevuto una comunicazione del Sindaco, che vi leggo per intero così vi rendete conto della necessità di prelevare questo Punto:

Si mette ai voti il prelievo del Punto: approvato all’unanimità.

Il Presidente da corso alla lettura della Proposta di Delibera: “Alienazioni immobili comunali-atti di indirizzo”.

Calabrese
Con riferimento alla questione che questa sera è stata posta alla nostra attenzione, intervengo ai sensi dell’articolo 30 del regolamento comunale; quindi vorrei sottoporre all’attenzione dei colleghi consiglieri una Pregiudiziale.

Riteniamo infatti che questo Consesso non possa deliberare sul Punto, perché riteniamo, convintamente, che quanto oggi è stato posto all’esame del Consiglio comunale di Cefalù è materia che esula dalle competenze dello stesso Consiglio.
È “atto” prettamente gestionale, è “atto” che compete alla stessa Amministrazione, è un “atto” che la stessa Amministrazione, quando - non più tardi di qualche mese fa - questo Consiglio comunale ebbe a dire all’Amministrazione attiva: “fermati, non procedere alla vendita del Bene - di questo Bene -”, motivando e deliberando sul punto, questa Amministrazione non ne ha tenuto assolutamente conto.
Sebbene più volte l’Amministrazione comunale, per bocca del Vicesindaco o di altro assessore, abbia detto “rispettiamo il deliberato del Consiglio”, ebbene questo è uno di quei casi in cui l’ Amministrazione comunale ha ritenuto, giustamente o ingiustamente - a seconda dei punti di vista -, di procedere, e quindi di andare direttamente alla Gara.
È chiaro che il deliberato del Consiglio comunale viene molto prima che si aprisse la vendita del Bene, prima ancora che ci fossero degli offerenti e prima ancora che si parlasse di aggiudicazione provvisoria; come invece si versa nella ipotesi che oggi viene all’esame di questo Consiglio comunale.
Allora, addirittura, ci fu un comunicato da parte del primo cittadino con il quale si diceva che avrebbe dato incarico a legali di fiducia per valutare la concretizzazione (in capo non sò a quali consiglieri comunali e comunque in capo al Consiglio comunale) di una ipotesi delittuosa di “turbativa d’asta”!
Parliamo di fantapolitica o di fantagiuridica.
Ebbene, se in quel caso il primo cittadino ebbe in mente una ipotesi fantasiosa di quel tipo, figuriamoci stasera, figuriamoci dopo che c’è una una “aggiudicazione provvisoria”, figuriamoci dopo che l’Amministrazione ha già ingenerato delle aspettative - che hanno una loro valenza giuridica - in capo a dei soggetti che non aspettano altro che l’Amministrazione latiti (l’amministrazione che ha ritenuto di sospendere la stipula dell’atto di compravendita). Siamo in presenza di una aggiudicazione provvisoria, ripeto.
Quindi noi riteniamo che l’Amministrazione comunale abbia - come ha ben rivendicato nelle sedute precedenti (quando venne all’esame la questione in questo consiglio comunale) - la competenza della Giunta.
La Giunta saprà valutare secondo scienza e coscienza e quindi procederà di conseguenza, come bene ha proceduto: ha aperto le buste, fatta la gara, ci sono degli aggiudicatari provvisori!
Adesso viene in Consiglio comunale, non capisco perché. Non capisco perché viene in Consiglio comunale, non capisco perché ha ritenuto di sospendere la Gara. Sono delle motivazioni che sinceramente, allo stato, mi sfuggono!
Già l’Amministrazione attiva, seguendo un deliberato di questo Consiglio comunale -allorquando si parlò dal consiglio di quartiere di Sant’Ambrogio -, fece retromarcia revocando, in quel caso, come era giusto fare, la Gara; non proceduto alla aggiudicazione. Oggi, siamo in una condizione dove alla fine l’Amministrazione comunale ha fra le mani una “patata bollente”; e, ho l’impressione che voglia scaricarla sul Consiglio comunale. Consiglio comunale che, ripeto, non ha alcuna competenza in materia.
Quindi mi accingo a leggere il documento che abbiamo preparato in merito alla Pregiudiziale:

Mangano
Mi sembra come quando c’è una bacinella con l’acqua sporca, e vuotiamo l’acqua della bacinella - perché è sporca - buttando pure il bambino che c’è dentro!
Questo tipo di discorso che stiamo facendo questa sera è un discorso di una pericolosità pazzesca!
Con questo tipo di discorso noi rischiamo che quello che è stato da sempre l’intendimento di questo Consiglio comunale - di non alienare questi Beni -, di fatto, con questa decisione, si sta dando all’Ufficio il mandato di venderli. Il problema di questa Pregiudiziale è di questo tipo.
È inammissibile che il Sindaco o l’Amministrazione attiva chieda al Consiglio comunale di esprimere una valutazione sulla vendita o non vendita di Beni. È questo quello che mi preoccupa, questa è competenza esclusiva del Consiglio! La questione della vendita o non vendita è una decisione che è esclusiva del Consiglio comunale, fra l’altro, sulla base di un emendamento proposto dall’allora consigliere Corsello, non scordatelo questo fatto!

La vendita o la non vendita spettano in definitiva esclusivamente al Consiglio comunale. La decisione della non alienazione quindi della non vendita spetta al Consiglio. Non si può fare riferimento a quella delibera dell’ 8 febbraio; la delibera dell’ 8 febbraio non era una “non vendita” - restava nel piano delle vendite, delle dismissioni - perché, con quella delibera, si auspicava di “non vendere al privato” ma di “vendere all’ente Parco”, ma sempre “vendita” era, non di “non vendita”. Quindi una qualsiasi modifica, nella parte “vendita” - proprio per quell’emendamento Corsello approvato all’unanimità dal Consiglio -, deve passare attraverso il Consiglio comunale!
Quando si solleva questo tipo di Pregiudiziale, io ho paura, o la certezza, che domani mattina l’Ufficio si senta autorizzato alla “vendita” per una mancanza di espressione del Consiglio comunale di “non vendita”. Quindi, io direi: andiamoci con i piedi di piombo su questo tipo di discorso! Anche perché l’Amministrazione comunale ha riproposto un discorso, che era già stato vagliato dalla 1° Commissione consiliare, sulla destinazione o sulla valorizzazione dei Beni comunali e sul nuovo Piano di dismissioni. Piano che è stato valutato soltanto dalla Commissione - e quindi sarà dato solo come parere consultivo -, ma Piano in cui è stato eliminato questo tipo di discorso della vendita di questi locali, come di tutti gli altri Beni che hanno delle peculiarità e quindi dei valori storici per la nostra città, e che non si possiamo consentire di dismettere così!
Io credo che fino a quando questo Consiglio comunale - come già ha fatto - abbia espresso la volontà di non vendere (ma non di “non vendere” in assoluto: di non vendere al privato ma vendere al pubblico), fino a quando - come credo - il Consiglio comunale sia orientato per la “non vendita” di questi Beni e la loro valorizzazione, allora, dobbiamo andarci con i piedi di piombo su questi fatti perché la assenza di un Atto di indirizzo, oggi equivale a dare mandato all’Ufficio di procedere alla vendita. Non ci scordiamo che noi abbiamo perso di fatto la causa con i parcheggi comunali, perché non c’è stato un Atto di indirizzo esplicito agli uffici.
Io non vorrei, io non vorrei, che, stasera, di fatto, noi stiamo avallando, con questa posizione, una vendita che questo Consiglio non vuole e che non vuole la città.
Non ci sono più i presupposti di questa vendita; ci sono altre possibilità che sono state indicate in quella missiva del Sindaco e che sono state riportate nel Bilancio, nella parte della “alienazione degli immobili comunali e della loro valorizzazione” che va col Bilancio che ci accingiamo ad approvare. Quindi, io invito i consiglieri a riflettere su questo Punto; una questione formale per il Consiglio non si può trasformare in un danno per la città, in un danno irreversibile!
Su questo io chiedo ai consiglieri di riflettere; non è possibile che buttiamo, assieme con l’acqua sporca del catino, anche il bambino che c’è dentro.

Lapunzina
L’ingegnere Mangano è tra quelli che allora non ha votato quell’Atto di indirizzo. Dunque lui già, in quel momento, era d’accordo a vendere questo Bene. Per cui io chiedo, signor Presidente, come capogruppo, di mettere subito la questione pregiudiziale in votazione, in considerazione del fatto che il Bando è “legge speciale”, e proprio nel testo è scritto che l’Amministrazione comunale, in qualsiasi momento - anche dopo che si è fatta la gara -, può sospendere o revocare, senza che gli altri abbiano nulla a pretendere. Si vuole vendere? Bene - perché ormai così ha deciso l’Amministrazione -, allora lo decida e se ne prenda la responsabilità. Noi ribadiamo quello che abbiamo detto a febbraio.

(Entra il consigliere noto)

Il Presidente mette ai voti la Pregiudiziale: otto favorevoli su 15 presenti, (si apre una discussione sulla “presenza o meno” del consigliere Noto il quale, a questo momento, non ha ancora firmato il registro delle presenze). Polemica tra il consigliere Franco e l’assessore Bonaviri sulla questione.

Il Presidente chiude la diatriba chiedendo al consigliere Noto di dichiarare se intende o non intende partecipare alla votazione. La risposta del consigliere Noto è negativa.

Mangano chiede di fare una dichiarazione, a verbale, nella qualità di Scrutatore
Nel momento della votazione, il consigliere Noto era presente in Aula. Se non ha votato, non mi interessa; era presente in Aula ed era nell’emiciclo del Consiglio comunale. Questo voglio registrare e basta!

Greco
Chiedo al Consiglio, ai sensi dell’articolo 22 del Regolamento comunale, di procedere ad un’inversione dell’O.d.g., prelevando l’articolo 22: “Variante urbanistica per l’ampliamento della rete ospedaliera di Cefalù...” e chiedo al Consiglio di approvare la richiesta in quanto riguarda uno dei punti fondamentali per lo sviluppo dell’area dell’Ospedale. Oltretutto ci sono delle richieste per approvare quanto prima questa Variante urbanistica per procedere all’ampliamento della struttura ospedaliera. Chiedo che venga messa ai voti.

Lapunzina
In Conferenza dei capigruppo, avevamo deciso un andamento dei lavori che era quello di proseguire (dopo questo punto all’O.d.g. - che è quello che abbiamo già prelevato -) con il previsto O.d.g. e con l’impegno a presentare gli emendamenti, tra questa sera e domani sera, su tutti i Regolamenti affinché il Presidente, entro il giorno 18, dopo il ferragosto, potesse fare arrivare gli emendamenti sul Regolamento dei beni, sul Regolamento del mercato contadino, sul Regolamento della protezione civile, per cercare di concludere con questi punti che ormai si trascinano da mesi.
Il Regolamento per la concessione dei beni comunali è all’ordine del giorno da tanto tempo .
Per cui io sono contrario ad ogni prelievo.

Franco
Voglio anche sottolineare che, come 3° Commissione, noi abbiamo esaminato comunque il Punto - anche se Lei e la Conferenza dei capigruppo avevate deciso di metterlo in discussione all’ordine del giorno - e, all’unanimità, abbiamo chiesto che venissero richiesti dei pareri, che venissero date anche delle delucidazioni molto importanti perché, all’esame delle carte, noi ci siamo accorti che ci sono dei punti che riteniamo di dover approfondire.
Inoltre ritengo, vista l’importanza della Variante urbanistica che ci viene richiesta, che il Consiglio comunale possa ottenere le più ampie delucidazioni dalla presenza dei responsabili anche del Polo oncologico.

Il Presidente mette ai voti la proposta Greco: favorevoli 6, 8 contrari, un astenuto.
Il Presidente passa al Punto due “Aggiornamento Regolamento per l’applicazione...”
Legge la proposta di deliberazione.

La Segretaria legge l’articolo 20 bis

Il Presidente legge il parere della 1° e della 2° Commissione consiliare

Il Presidente conclude: quindi il pareri della 1° e della 2° Commissione, sono entrambi negativi.

Lapunzina
Senza voler chiedere qualcosa di scandaloso, io penso che il contributo di tutti sarebbe anche utile. Fermo restando questo, chiedo un attimo la parola per confermare che sulla proposta noi non siamo d’accordo e non sappiamo nemmeno come la pensa il “nuovo” Responsabile del servizio; essendo che la dott.ssa Agnello Colomba è andata in pensione il 30 giugno, oggi noi infatti ci troviamo un nuovo Responsabile. Ma non vogliamo farne una questione soltanto di forma, la proposta c’è, è arrivata in Consiglio comunale con tutti i pareri. Noi non siamo d’accordo nel merito della proposta, perché ci sembra di aumentare, ancora una volta, la pressione nei confronti dei ceti deboli, nei confronti della fascia debole. Noi ci saremmo aspettati, signor Presidente, dopo anni di attesa ... (c’era stata una precedente deliberazione, alcuni anni fa nel 2004, dove il sottoscritto ha chiesto l’adeguamento del Regolamento comunale, in applicazione della legge Bassanini). Cioè nel 2010 la Giunta delibera ancora per il contributo economico, per approvare l’elenco di quelli che devono avere sussidi, come se fosse una concessione che spetta alla Giunta!
Questo non c’entra niente, non sono più competenze della Giunta; sono competenze gestionali del Responsabile del servizio, che, dopo la legge Bassanini, spettano al funzionario di servizio.
In accordo con i consiglieri comunali degli altri gruppi (e anche “indipendenti”, proponiamo una serie di emendamenti proprio per adeguare il Regolamento alla vigente normativa, in ordine alla separazione tra potere politico e potere amministrativo, con la conseguente attribuzione al Responsabile del Servizio di tutti gli atti di gestione.
Legge gli emendamenti.
Intendiamo così modificare la Proposta del Responsabile del servizio, dicendo che non andiamo a cambiare l’articolo 20, ad aumentare la pressione confronti dei ceti deboli, ma approfittiamo del momento che questo Regolamento viene in Consiglio per adeguarlo alla normativa vigente; per cui contrari rispetto a questa ulteriore richiesta di aggravio degli oneri per persone che hanno seri problemi.
Già la legge prevede il contributo personale del 50%, cercare di aumentare questo per cercare di risparmiare 10 o 20.000 o 30.000 euro, io penso che se il Comune vuole veramente risparmiare queste cifre, lo può fare risparmiando su qualche spesa inutile. Proponiamo pertanto questi tre emendamenti alla parte propositiva: sostituire la parte propositiva della proposta di delibera con il contenuto degli emendamenti proposti.

Il Presidente chiede se questi emendamenti sono delle Commissioni

Lapunzina
No, nel verbale c’è una mia dichiarazione con la quale mi riservavo di presentare emendamenti in Consiglio. Le due Commissioni hanno votato in modo contrario alla proposta. Gli emendamenti sono a firma di Lapunzina, Franco, Fatta, Gattuso, Liberto, Calabrese e Genovese.

È chiaro, signor Presidente, che speriamo di trovare il Parere del Responsabile di servizio, nella seuta del 18, in modo tale che anche questa delibera venga esitata.

Il Presidente
La Proposta viene momentaneamente rinviata in attesa che questi emendamenti abbiano il Parere del Responsabile servizio e del Ragioniere.

Il Presidente passa al punto 3°: “Approvazione del Regolamento per la concessione ...”
Il Presidente specifica che, sugli emendamenti presentati su questo punto, occorrerà poi avere il Parere del Responsabile del servizio.

Lapunzina
Signor Presidente, non vogliamo togliere ai colleghi consiglieri la possibilità di intervenire. Signor Presidente, il Regolamento del Consiglio comunale prevede che gli emendamenti si presentano prima della chiusura della discussione generale. È chiaro che, se noi diciamo che questa sera presentiamo gli emendamenti, dovremmo fare anche la discussione generale e, poi, la prossima volta, votare soltanto gli emendamenti.
Se non sbaglio dovrebbe essere così.
Su questo punto del Regolamento, non c’è stata discussione generale ma soltanto la lettura degli articoli.
Gli emendamenti sono tantissimi perché il Regolamento, a nostro giudizio, andava riformulato. Ma, siccome era in preparazione dal 2008 (ne sono state fatte 4/5 versioni, per cui con vari atti di indirizzo, con assessori diversi che hanno dato una loro impronta), noi (anche con la attesa che c’è da parte di alcuni cittadini e di coloro i quali vogliono conoscere se possono partecipare all’affidamento dei Beni), abbiamo preferito emendarlo.
Ci sono da presentare, circa 30 e più emendamenti,concordati in Commissione, alcuni dei quali corposi ci auguriamo che il Responsabile del servizio possa esprimere i Pareri e, per alcuni, anche il Ragioniere, come per altri, penso, i Revisori, perché in alcuni casi si tratta di questioni economiche; ma a questo provvederà la dott.ssa Manta. Speriamo che questo possa avvenire entro il 18 perché, come impegno preso in Conferenza dei capigruppo, in tale data vorremmo approvare questo Regolamento dei Beni.
Per cui ci dica Lei come dobbiamo procedere: se dobbiamo leggere gli emendamenti e non fare la discussione generale, oppure fare una discussione generale, prima...

Mangano
Visto che gli emendamenti, in pratica, sono una riscrizione del Regolamento che, complessivamente, credo sia condivisa da tutti i consiglieri comunali, credo - proprio perchè è una rescrizione del Regolamento, di fatto (che apporta, tra l’altro, tutte quelle modifiche che si sono recepite nel tempo da parte del Consiglio comunale) -, io direi di presentare gli emendamenti anche non facendo oggi la discussione generale; perché credo che poi meriti una illustrazione complessiva di quella che ne è stata la filosofia.
Quindi presentiamo agli emendamenti e facciamo dare il Parere su questi.

Lapunzina legge gli emendamenti

Calabrese anche lui propone un emendamento all’art. 22 e una serie di sub-emendamenti

Il Presidente
Il Punto è rinviato in attesa di acquisire i Pareri.
L’appuntamento è domani sera 11 agosto alle 20.00