SICILIA: Lombardo supera il voto dell'aula e rompe con i "lealisti" del Pdl

ritratto di Staff

Versione stampabile

Il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo andrà avanti, continuerà a guidare l'isola.
Il Governatore, dopo una lunga seduta, ha superato la prova dell'aula. Con 34 voti a favore nove contrari, quelli dell'Udc, e nove astenuti su 52 presenti, l'Assemblea regionale siciliana ha approvato l'ordine del giorno a firma Pdl-Sicilia e Mpa che chiede al Presidente di «proseguire senza indugio nell'azione intrapresa di modernizzazione e riforme della Regione, attraverso la puntuale realizzazione dei punti programmatici elencati auspicando il consenso parlamentare più solido e qualificato». Astenuto il Pd che, in questo modo, con la sua presenza in aula, ha garantito il numero legale. È rottura adesso con il Pdl dei cosiddetti "lealisti". Al termine della seduta il Pdl ha affermato che l'esito di questo voto «testimonia che Lombardo non vuole avere rapporti con noi». A favore del Governatore si sono espressi i deputati del Mpa e del Pdl Sicilia, mentre quelli dell'Udc, che ha ritirato il suo ordine del giorno, hanno votato contro. Il presidente dell'Ars, Francesco Cascio ha dichiarato decaduti gli altri ordini del giorno del Pdl e del Pd. Il capogruppo del Pd Antonello Cracolici aveva invece chiesto di votare l'ordine del giorno presentato. La seduta è stata rinviata.
Nel suo intervento in aula, durato oltre un'ora, Lombardo ha annunciato che entro il prossimo 31 dicembre sarà varata la nuova Giunta. «Non stiamo facendo ribaltoni o ribaltini. Ho già parlato di dissoluzione della maggioranza - ha detto in aula - Quel percorso fa parte del passato ed è stato tagliato come si fa con il cordone ombelicale. Ci riconosciamo in un programma che chiediamo di votare a chi ci sta. Serve una grande alleanza sociale per avviare le riforme che servono alla Sicilia».