Remare con forza

ritratto di Gaetano Lapunzina

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Il riaccendersi del dibattito attorno all’ipotesi di una mozione di sfiducia suscita attenzione nel Partito Democratico, unica Forza politica che si è da sempre espressa e battuta per un rapido superamento della sindacatura Guercio.

L’inadeguatezza di questa Compagine amministrativa ci è, infatti, apparsa evidente sin dagli esordi, ed il continuo cambio di "equipaggi" non ha risolto, bensì aggravato l’evidenza di una navigazione affidata ad un timoniere senza rotta, incapace di condurre in mare aperto una barca, costretta drammaticamente ad incagliarsi nelle secche della cattiva politica.

Abbiamo, pertanto, condiviso l’Alto ed accorato invito a “remare con forza, per prendere il largo, vincendo l’indifferenza e la rassegnazione”: un monito rivolto ad una Comunità su cui grava l’onere di ricercare al proprio interno le energie necessarie, evitando di ripercorrere quelle esperienze di subalternità che scaricano su di essa contese rispetto a cui è estranea.

Non saremo strumento di chi, in questa bagarre, vuole semplicemente aggirare uno scoglio, conquistare una posizione ritenuta più congeniale. La mozione di sfiducia con cui, nel dicembre scorso, contestavamo all’Amministrazione il fallimento di ogni obiettivo programmatico si è trasformata in una "zattera" sulla quale alcuni furbetti si sono presto calati.

Oggi, non si tratta di raccogliere flebili e fugaci disponibilità, bensì di attestare con convinzione il fallimento di un modello politico, perché non abbia più a perpetrarsi.

Su una ipotesi del genere, saremo i primi, assieme a chiunque vorrà starci.

Riteniamo che le volontà debbano misurarsi su atti concreti, a partire dalla immediata riduzione, da sei a quattro, del numero di assessori, sopprimendo, così, possibili scialuppe per nuovi aspiranti profughi.

Fatto ciò, su un documento che dia atto del degenerato, insostenibile, quadro politico e che segni un momento di ripartenza, c’è già il nostro convinto sostegno.