“Il muro di gomma”

ritratto di Pino Lo Presti

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Ancora una volta Cefalunews ed il suo direttore, prof. Mario Macaluso, non risponde a legittime e civili domande direttamente inerenti alla Informazione ed in particolare al “Suo” fare informazione (?) attraverso il “Suo” giornale, il quale, da oggi, 13 luglio 2010, non può più dirsi certo “fatto dai lettori”, attraverso le loro lettere, se non da quelli - sembra - la cui “non anonimità” resta tutta da dimostrare, (segue...)

Certamente il diritto alla “Libertà di stampa” implica che nessuno può obbligare nessuno a pubblicare o a non pubblicare alcunchè, dunque che chi informa “decide in piena libertà” su cosa e di cosa informare.

Però è pure un dato, pieno di significanze, quello di un giornale che - mentre ostinatamente non informa, neanche a livello di cronaca, su alcune cose che accadono in città -, sulle stesse cose lascia che “lettere” - fino a prova contraria “anonime” - spargano, al riguardo, nelle menti dei lettori,tutt'altro che chiarezza su quei fatti.

E’ ancor più pieno di significato che a domande come:

“ Non si può “soffocare” anche “omettendo di informare”? ,

oppure

(il suo direttore) “Conosce la vera identità anagrafica delle persone che “firmano” le lettere che pubblica”?

... domande direttamente rivolte al direttore di quel giornale - per tramite i canali dallo stesso preposti (e poste peraltro in pubblico) -, quel giornale e quel direttore “non vedono, non sentano, non parlano”, ficcando, come gli struzzi, la “testa sotto la sabbia”, in ossequio alla massima siciliana “calati juncu cà passa la china”, e a quella locale “Chiossà ci arrispunni chiossà si ‘ni parra”.

Abbiamo sempre riconosciuto e ancora riconosciamo a Cefalunews il ruolo del “Giornale” informatico di Cefalù, per eccellenza e primato storico, ma ciò non toglie che di un potere che è venuto dalla gente e che dunque al servizio della gente dovrebbe restare, se ne possa pure abusare!