LUNGOMARE DI CEFALU', SFREGIATO PER FUTILI MOTIVI MAROCCHINO DA UN SUO CONNAZIONALE, ARRESTATO L'AGGRESSORE

ritratto di Polizia di Stato di Cefalù

Versione stampabile

Fonte: Commissariato di Polizia di Cefalù

Arrestato un cittadino marocchino, ERRADOUANI Said, classe 1980, per lesioni gravissime in danno di un suo connazionale. L’aggressione si era verificata martedì alle 22 sul Lungomare di Cefalù, presso il lido “Poseidon”, innanzi a turisti e famiglie.
La vittima, colpita in pieno volto con il vetro di una bottiglia, ha subito gravissime lesioni e rimarrà permanentemente sfregiata.
L’individuazione e l’arresto dell’aggressore si sono resi possibili grazie al tempestivo e audace intervento di un sottufficiale del Commissariato di Pubblica Sicurezza il quale, libero dal servizio e in abiti civili, al momento dei fatti stava transitando nella via Archimede quando si è imbattuto in un soggetto extracomunitario con gli abiti totalmente sporchi di sangue. Dopo essersi qualificato, e visto che poco più avanti erano giunti mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine, lo ha accompagnato per un braccio sino al luogo dove vi era stata l’aggressione ed ha avuto modo di accertare che poco prima quel soggetto si era reso responsabile dell’aggressione con ferimento di un altro extracomunitario, suo connazionale, utilizzando il collo di una bottiglia preventivamente rotto. La circostanza è stata confermata da un passante che ha indicato senza esitazioni l’extracomunitario fermato dall’ispettore di polizia come l’autore della violenta aggressione in danno del connaziona le.
Particolarmente efferate le fasi dell’aggressione come può evincersi dalle immagini qui allegate; la vittima, che ha perso copiose quantità di sangue sì da far temere il peggio durante la corsa nel vicino Ospedale San Raffaele, ha riportato una profonda ferita lacero contusa nella parte sinistra del viso che ha richiesto ben 40 punti di sutura. Rimarrà sfregiata a vita.
Ancora poco chiaro il “movente” dell’aggressione: secondo il malcapitato, sentito non appena ha ripreso conoscenza, l’aggressore esponeva della merce in vendita accanto alla sua sul Lungomare di Cefalù, all’altezza del lido “Poseidon”, ma nulla lasciava presagire che di lì a poco si sarebbe scagliato nei suoi confronti con tale violenza. In ogni caso ha deciso di sporgere querela contro il connazionale per le gravissime lesioni riportate.
Va detto che la volante poco prima dell’aggressione, transitata sul luogo dell’evento, su segnalazione della locale Sala Operativa, aveva invitato la persona successivamente arrestata ad allontanarsi e a non esporre la sua merce ma evidentemente l’ordine non era stato ottemperato.
Un prezioso contributo alla ricostruzione dei fatti e all’individuazione del responsabile è stato fornito ai poliziotti da un cittadino marocchino che sentito all’esterno del pronto soccorso non solo ha descritto tutte le fasi in cui si è articolata l’aggressione ma ha anche proceduto ad un riconoscimento formale dell’aggressore poi tratto in arresto.
Il cittadino extracomunitario arrestato, peraltro munito di regolare permesso di soggiorno, è stato altresì segnalato per i reati di contraffazione di marchi e ricettazione avendo posto in vendita sul Lungomare Giuseppe Giardina di Cefalù borse da donne “griffate” palesemente contraffatte.