SICILIA: APERTO CANTIERE LOMBARDO QUATER, 'CONVOCATI' PD E UDC

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Cantiere aperto alla Regione siciliana in vista del quarto governo Lombardo. I tempi sembrano maturi. Forse questione di settimane. Ieri la direzione del Pd, con un documento votato a larga maggioranza, aveva aperto a un dialogo con l'Udc, nell'ottica di "un fronte comune che si contrapponga dalla Sicilia al governo Berlusconi", invitando Raffaele Lombardo a rompere definitivamente col governo nazionale. Contemporaneamente aveva eretto piu' di qualche muro davanti al Pdl-Sicilia di Gianfranco Micciche', alleato strategico del governatore: "E' Dell'Utri che ci divide", aveva sibilato il senatore democratico Beppe Lumia. "Bisogna sedersi attorno a un tavolo e ragionare, al di la' delle dichiarazioni singole ed estemporanee", dice oggi Lombardo che guarda a "una maggioranza e a un governo che vada avanti sino alla fine della legislatura", il 2013, "e che sottroscriva un programma di riforme e di provvedimenti importanti". Quel che e' certo e' che appare superata la formula che adesso vede Mpa, Pdl-Sicilia e Api sostenere l'attuale esecutivo, di cui fanno parte anche due tecnici ritenuti vicini al Pd che comunque ha finora garantito l'appoggio sulle riforme. Alla finestra c'e' l'Udc: "Ho apprezzato - aggiunge Lombardo - le aperture e le prese di posizione di questi giorni. Ora dobbiamo ragionare tutti insieme attorno a un tavolo". "E' vero - spiega utilizzando la metafora calcistica - la squadra ha bisogno di rincalzi, la strategia va cambiata, qualche giocatore va mandato negli spogliatoi perche' e' piu' forte di lui la tentazione di fare autogoal. Pero' quello che conta e' che a fine partita l'era dello sperpero, del saccheggio e della mala amministrazione venga irreversibilmente archiviata e dimenticata". Per il capogruppo Udc al Senato Gianpiero D'Alia bisogna cogliere al volo l'apertura del Pd e il nuovo scenario in costruzione: "Ora un passo avanti deve farlo l'Udc, aprendo un confronto col Pd siciliano e col suo segretario partendo dai contenuti. Io credo che se il mio partito non coglie quest'elemento, e' un vero suicidio. Questa apertura offre la possibilita' di uscire dal tunnel della politica siciliana, a cui non servono trasversalita' e partiti spaccati a meta', ma alleanze alla luce del sole e che devono nascere sui contenuti".
Fonte: www.agi.it