DUE PASSERELLE PER IL PORTO DI PRESIDIANA

Sull’ultimo numero de “IL MURIALDO” nell’articolo “UN’INTESA per il porto di Cefalù”, Francesco Sauro, relativamente alle “possibili soluzioni” per superare le due campate inagibili della cosiddetta banchina a T, descrive quelle “individuate ed esposte dall’Assessore ai lavori pubblici ing. Torcivia durante la seduta del consiglio comunale” appositamente convocata .

Francesco Sauro così, testualmente, scrive
“Le possibili soluzioni sono principalmente due :
- Posizionare un pontile galleggiante ancorato al fondale marino installato tra la seconda vasca del pontile ed il piazzale lungo il lato ovest. Questa soluzione risulterebbe essere veloce e poco onerosa, ma potrebbe al contempo provocare a coloro che vi transitano sopra dei fastidi legati a possibili e naturali movimenti ondosi.
- Realizzare una passerella lunga circa quaranta metri e larga 2,50 m che riesca così a superare la zona pericolante. Tale struttura di tipo reticolare realizzata in acciaio potrebbe così essere ancorata nei punti centrali dei piloni che sorreggono le travi in precompresso della campata. Soluzione sicuramente più sicura e stabile, ma decisamente più onerosa rispetto alla prima".

Relativamente alle “possibili soluzioni”, ritenendo che la prima sia da scartare, mi permetto di formulare, a chi di competenza, tre domande.

La prima.
Per superare “la zona pericolante” o, più precisamente le due campate collassate, è proprio necessario che “la passerella “con struttura di tipo reticolare sia lunga 40 metri” o non bastano, invece, due passerelle della stessa tipologia strutturale lunghe 15 metri ancorate, o più precisamente, appoggiate “ai piloni che sorreggono le travi in precompresso” collassate ?

La seconda.
Due passerelle con tali caratteristiche sarebbero “soluzione decisamente più onerosa” rispetto a quella del pontile galleggiante ?

La terza.
Approntare le due passerelle non sarebbe stato, e non sarebbe, la più immediata e la più economica delle soluzioni ?

Le risposte alle mie domande sono nello schema assiale delle passerelle che propongo insieme a questo mio scritto.

La mia proposta, senza avere la pretesa di averle progettate ma, nel convincimento che i due schemi potrebbero diventare passerelle con il semplice assemblamento in situ di tubi Dalmine, magari accoppiati, e di tavoloni in legname.

Saro Di Paola, 22 maggio 2010