La Città di Cefalù ricorda il magistrato Gilda Loforti

ritratto di Roberto Corsello
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L'Amministrazione Comunale di Cefalù ha voluto onorare la memoria della compianta concittadina dott.ssa Gilda Loforti, giovane magistrato cefaludese prematuramente scomparso, che nel corso della sua carriera si è occupata, fra l'altro, dei processi relativi alle stragi di mafia di Capaci e Via D'Amelio, contribuendo alla individuazione e all'arresto dei responsabili degli eccidi, intestandole la strada ove la stessa abitava in contrada Santa Lucia. Il ricordo di Gilda Loforti, poi, è proseguito con la celebrazione di un convegno di studi sulla ipotesi di reato del concorso esterno in associazione di tipo mafioso, organizzato dalla “Fondazione Centro Siciliano di Studi sulla Giustizia”, in collaborazione con il Comune di Cefalù, assessorato alla legalità, e con il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Termini Imerese, con il Patrocinio della Presidenza dell'ARS e della Provincia di Palermo, in memoria proprio del compianto magistrato cefaludese. Il Convegno si articolerà in due sessioni, una venerdì 14 con inizio alle ore 15,00 presieduta dal Presidente della Corte di Appello di Caltanissetta dott. Francesco Ingargiola, e una sabato 15 con inizio alle ore 9,00 presieduta dal Presidente della Corte di Appello di Palermo dott. Vincenzo Oliveri. A margine del Convegno, venerdì alle ore 20,00 in piazza Duomo, si terrà un concerto della fanfara del 12 battaglione Sicilia dell'Arma dei Carabinieri. Il Sindaco di Cefalù, dott. Giuseppe Guercio, ha ricordato la dott.ssa Loforti come “una donna che ha lottato per la libertà della propria terra, che ha sognato ed ha impegnato tutta la sua esistenza per una Sicilia libera dal gioco dell’illegalità e della criminalità”. Gilda Loforti era nata a Cefalù il 31 agosto del 1959 ed è scomparsa a soli 49 anni, per una grave malattia che l’aveva colpita del 2000 e che pareva avere superato con grande energia sino ad un ultimo devastante episodio che il 1 aprile del 2008 la ha portato via. Nella sua breve ma intensa carriera, è stata prima giudice al Tribunale di Nicosia e, poi, al Tribunale e alla Corte di Appello di Caltanissetta. A ricordarla anche il fratello Raimondo, presidente della 3 sezione penale del Tribunale di Palermo, insieme a tanti amici, magistrati e avvocati, che hanno avuto il piacere e l'onore di conoscerla ed apprezzarla per le sue indimenticabili doti umane e professionali.