E' morto Maurizio Mosca, il giornalista sportivo famoso per il suo "pendolino"
3 Aprile 2010, 12:00 - Claudio Pepoli [suoi interventi e commenti]
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Nato a Roma nel 1940, si è spento all'ospedale San Matteo di Pavia. Mosca, da tempo malato, faceva parte dello staff della trasmissione 'Guida al campionato' avrebbe compiuto 70 anni a giugno.
Ha iniziato a lavorare per la televisione nel 1979, debuttando come conduttore di un programma sportivo di un canale televisivo regionale di Milano. Successivamente, ha diretto il periodico calcistico Supergol . Da allora ha partecipato a molte trasmissioni televisive e radiofoniche, quasi sempre riguardanti il calcio, sia a livello regionale che nazionale
La fine degli anni Ottanta, con il progressivo sviluppo delle redazioni giornalistiche delle reti Mediaset lo vedono impegnato dapprima come contraltare di Cesare Cadeo nella trasmissione del sabato Calciomania, trasmessa su Italia 1. Durante la trasmissione, oltre ad esprimere opinioni, più o meno condivisibili, Mosca si rendeva protagoniste di improvvisate goliardiche in costume, ispirate alle ultime notizie del mondo del pallone
Uno dei programmi con maggiore audience cui ha partecipato è stato L'appello del martedì, trasmissione durante la quale Mosca si presentava in scena vestito con toga e copricapo da magistrato e nella quale, oltre a scandire i tempi e i ritmi del dibattito televisivo vi prendeva parte attiva. In seguito ha preso parte anche ad altre trasmissioni: Controcampo, Zitti e Mosca, La Mosca al naso.
Nel 2002 ha condotto la trasmissione Senza Rete, in onda su Rete4 e condotta insieme a Paolo Liguori, è passato poi a condurre un programma televisivo sempre sul calcio diffuso in Lombardia.
Il 2 maggio 2006 Mosca è stato ricoverato all'ospedale San Paolo di Milano per un'emorragia interna; con il miglioramento delle sue condizioni è stato dimesso l'8 maggio successivo. Una volta dimesso Mosca ha ripreso a frequentare gli studi di Italia 1 e quelli di alcune TV private a circuito nazionale che si trovano prevalentemente in Lombardia.
Malato già da tempo, muore nella notte tra il 2 e 3 aprile 2010 all'ospedale San Matteo di Pavia.
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