MAFIA: PALERMO, STUDENTI IN CORTEO CON ADDIOPIZZO CONTRO RACKET

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Il comitato Addiopizzo e l'associazione antiracket Libero Futuro coinvolgono le scuole nella loro aperta denuncia delle estorsioni. Gli studenti hanno partecipato oggi al corteo svoltosi questa mattina in via Praga a Palermo,. nell'ambito dell'iniziativa "La strada per la denuncia" in corso da ieri e fino a domani nella zona commerciale di viale Strasburgo. In piazza i giovani degli istituti Meli, Galilei, Virgilio Marone, Pecoraro, Cassara', Libero Grassi, Vittorio Emanuele, che ricadono in quell'area, e a anche dell'Almeyda e del Giotto-Palagonia, con le quali Addiopizzo collabora da anni. "No alla mafia e alla corruzione", "aderire ad Addiopizzo e denunciare gli estorsori, facciamolo tutti, liberarsi dal racket e' possibile" sono gli slogan scanditi durante il corteo. I ragazzi sono consapevoli che le operazioni delle forze dell'ordine e dei magistrati, assieme alle denunce degli imprenditori e dei commercianti, hanno rotto il sistema mafioso e che si deve andare avanti. "Si tratta di scegliere la Liberta' -spiega Enrico Colaianni, presidente di Libero Futuro- questo e' il messaggio che deve arrivare ai giovani, che sono il nostro futuro. Abbiamo gia' aiutato molti imprenditori a liberarsi dall'incubo del pizzo, offrendo assistenza a tutto tondo, legale, psicologica, logistica in modo da rendere il percorso di liberazione sicuro, senza conseguenze e riducendo al minimo ogni eventuale rischio. Ora occorre un atto di responsabilita' collettiva, per evitare che gli estorsori si presentino ancora". La nuova sfida per Addiopizzo e Libero futuro e' rappresentata dalla nuova legge sulle intercettazioni, che sta per essere approvata al Senato. Le due associazioni sono preoccupate perche', spiega Colaianni, "si rischia che tanti reati rimangano impuniti. La tecnologia ha permesso l'arresto di centinaia di mafiosi, le indagini sofisticate che si possono effettuare con tali mezzi per investigatori e magistrati sono i migliori occhi e le migliori orecchie che si possano avere.
Limitazioni alla stampa non sono concepibili, i fatti vanno raccontati, per capire quali sono le responsabilita' sociali di ognuno, e creare un isolamento totale di Cosa Nostra per facilitare la sua sconfitta".
Fonte: www.agi.it