2 Gennaio 2023, 17:58 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Nel corso della seduta consiliare del 28 dicembre scorso, prendendo spunto dall'osservazione n° 117 alla Variante al PRG, i Consiglieri Vicari e Greco, dopo aver fatto rilevare che, per l'esiguità della larghezza della via dei Mulini e per la presenza di edifici lungo entrambi i suoi lati, il suo elargamento sarebbe stato difficile, se non impossibile, al fine di controdedurre all'osservazione con le idee ben chiare, hanno chiesto al Prof.Tombino di conoscere l’entità dell’elargamento previsto nella Variante.
Il progettista della variante ha testualmente risposto:
"Per la via dei Mulini la variante prevede la larghezza di 8.00 metri che può essere conseguita senza particolari problemi.
Al riguardo il Genio Civile nulla ha eccepito, voi potete pure eccepire, ma gli organi tecnici l'hanno approvata".
In effetti non si può dar torto al Prof. Trombino.
Per allargare da 3,00 ad 8,00 metri la via dei mulini i "problemi" non sono "particolari".
Infatti:
nel tratto più a monte, basta realizzare lungo il versante orientale dell'incisione valliva del Pietrapollastra, una muraglia lunga un centinaio di metri ed alta una decina, (quella che ho tracciato in giallo nella foto aerea che segue);
nel tratto centrale, basta segare, solo, due palazzine
nella parte più bassa, all’imbocco dalla via Roma, basta traslare di, soli, 4 metri la Chiesa del Salvatorello.
Sostanzialmente, un gioco!
Anzi meno di un gioco, solo a pensare che, negli anni sessanta del secolo scorso, ad Abu Simbel, in Egitto, hanno traslato, planimetricamente, di 200 metri e, altimetricamente, di 64 metri i colossali templi, che RAMSES II aveva fatto scavare nella roccia, all'incirca 3.250 anni prima, per divinizzare sé stesso e la prima moglie NEFERTARI.
Mannaggia a noi che non abbiamo allargato prima il budello della via dei Mulini!
Saro Di Paola, 2 gennaio 2023
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