Il nuovo PRG approvato e subito corretto

Il PRG è il piano urbanistico che segna il momento in cui la città si dota di uno strumento in grado di guardare al suo futuro con l'intento di renderlo migliore del presente e ai consiglieri comunali spetta non soltanto di guardare ai particolari, ma di avere una visione d'insieme. È accaduto, invece, che con emendamenti vari, presentati con grande attenzione agli interessi particolari e ciechi di fronte a una visione globale, il piano generale si è ridotto alla semplice somma di visioni particolari. Il solo consigliere d'opposizione Carmelo Greco, ha posto una pregiudiziale, come può ascoltarsi nel seguente link: https://youtu.be/8mcbcDW5RrM.

La pregiudiziale ha forse intimorito l'Amministrazione e sembra che nel prossimo Consiglio vi sia all'ordine del giorno un punto per annullare uno dei punti sospettati di essere stati votati da chi ne avrebbe tratto un vantaggio.

Va bene così? È soltanto quello il punto da affrontare? Non lo so, ma dubito che, finché ad approvare il PRG saranno i consiglieri, che per professione o per possesso di aree, sono umanamente pronti a difendere i propri interessi e hanno la facoltà di proporre o di approvare la scelta di aree di sviluppo urbanistico, possa esserci un risultato diverso dal precedente PRG, che aveva scelto le aree edificabili a macchia di leopardo, tant'è che il suo progettista ritirò la propria firma.

A questa considerazione se ne aggiunge un'altra: il PRG appena approvato era stato presentato al Sindaco dal professor Trombino nel febbraio 2020, oltre diciotto mesi fa, ma non c'è stata alcuna pubblica discussione fino alla sua presentazione al Consiglio per l'approvazione! Non credo che tutto ciò sia un corretto modo di agire da parte di una Amministrazione attenta a dimostrarsi trasparente.

Ma c'è di più. Quei nove consiglieri, che hanno approvato la proposta del nuovo PRG, si sono resi conto di essere responsabili morali di un atto quantomeno illegittimo?

E adesso mi fermo, perché sottolineare cose simili mi fa stare male, specialmente quando di fronte a fatti del genere restano silenziosi i cittadini.