Francesco Musotto: un personaggio fra storia e metastoria

Ritratto di Angelo Sciortino

12 Maggio 2021, 06:24 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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È appena stato dato alle stampe (Edizioni Centro Grafico S.r.l. - Foggia ) l’ultimo volume del Prof. Franco Cangelosi, “L’Onorevole Francesco Musotto di Pollina, quadri storici…fantasie narrative”, che presento, proponendo la prefazione a firma di Carlo La Calce, nipote dell’uomo politico pollinese.

Sebbene la prefazione di Carlo La Calce sia oltremodo esauriente, voglio aggiungervi una mia brevissima notazione. Siamo di fronte alla biografia di una personalità politica, ma anche di una individualità che si abbandona a momenti poetici altamente lirici e di bonaria quotidianità familiare, alle fantasie narrative di cui al sottotitolo del volume, testimone sia del Ventennio fascista che dei tragici anni del dopoguerra e di quelli ardui della Repubblica, da lui vissuti con partecipazione e intelligenza, con abilità, ma anche con dirittura. Cangelosi ha saputo leggere con acutezza e grande maestria espositiva l’ampia documentazione, riuscendo a collocarla nella storia, la grande storia, e non nella semplice cronaca biografica; tal ché, allargando il discorso storico-politico, ha offerto un contributo importante, anzi, indispensabile alla storia e alla comprensione dall’interno della politica italiana, in special modo sul versante della politica siciliana e meridionalistica in generale, in epoca fascista prima e in quella repubblicana poi.

Un libro assolutamente da leggere, specialmente dai madoniti.


Prefazione

Rifacendosi a quel filone della storiografia che attribuisce un ruolo fondamentale alle storie municipali considerate i mattoni costitutivi della macrostoria, il Professore Franco Cangelosi ha già pubblicato corposi e densi volumi sul passato di Pollina, suo paese natio.

E proprio come atto di amore per il “piccolo, solitario paese, piatto su un monte…una selva di case strette l’una all’altra in fratellanza antica” (sono versi di Maria Musotto) si può - a mio avviso - considerare quest’ultimo libro dello scrittore, intitolato all’Onorevole Francesco Musotto, pollinese illustre ed amatissimo che con il suo impegno ha contribuito in maniera determinante alla crescita civile del paese madonita ed al quale i concittadini, in segno di profonda gratitudine, hanno dedicato una via ed il mezzobusto che dal suggestivo viale della Pietra Rosa volge lo sguardo fiero oltre l’orizzonte.

Cangelosi, nel suo libro, ripercorre scrupolosamente e con dovizia di particolari le tappe della vita di Musotto che, nato a Pollina nel 1881, dopo una brillante carriera da Magistrato, eletto al Parlamento del Regno per la prima volta nel 1924, svolse un ruolo di primo piano nel panorama politico nazionale fino alla sua morte avvenuta nel 1961, mantenendo inalterati l’amore e l’attaccamento per il suo paese natale.

Attingendo alla memoria personale e collettiva, a testimonianze ma soprattutto attraverso il puntuale esame dei documenti, l’autore, con il rigore dello storico, ricostruisce in maniera nitida la figura adamantina dell’uomo, del professionista e del politico, delineando allo stesso tempo, sullo sfondo , in maniera incisiva, i contorni del mutevole e complesso scenario storico e sociale italiano della prima metà del ‘900.

Al lettore viene consegnato il ritratto vivido e palpitante di un uomo di straordinaria tempra morale, dotato di uno speciale carisma, “esempiocome affermava Giovanni Leone commemorandone alla Camera dei Deputati la scomparsa – della confluenza in un’unica personalità di aspetti di diversa provenienza ma di eguale splendore”.

Sono proprio quegli aspetti che Franco Cangelosi coglie con la sua sensibilità e descrive con la sua prosa misurata ma al tempo stesso coinvolgente ed appassionata.

Se coraggio e spirito patriottico contraddistinsero in occasione del primo conflitto mondiale il combattente fiero del segno azzurro del valore sul petto, preparazione giuridica, saggezza ed equilibrio furono le doti che caratterizzarono il magistrato, mentre profondamente ispirata ai valori del socialismo ed agli ideali di eguaglianza, giustizia e libertà fu sempre l’attività del politico.

Per questi valori infatti si battè Musotto nel corso della XXVII Legislatura del Regno, esercitando con coraggio e fermezza l’opposizione al fascismo in Aula e votando contro le leggi repressive delle libertà democratiche, mentre “l’amore per la sua terra e la purezza del proprio costume” come cita Cangelosi – guidarono le sue scelte quando, negli anni drammatici del secondo conflitto mondiale, fu chiamato a concorrere alla rinascita della sua isola, in qualità di Prefetto di Palermo nel 1943 e di Alto Commissario per la Sicilia nel 1944.

Per quanto concerne ancora l’attività politica nel ruolo di “Padre Costituente” prima e di Deputato della Repubblica successivamente (alla Camera rimarrà in carica fino al 1961, anno della morte), è nuovamente Giovanni Leone a ricordare la saggezza, il calore, la profonda ispirazione morale e sociale dei suoi interventi sui più vari argomenti”.

Spingendo infine la sua indagine oltre i confini della vita pubblica del suo personaggio, Franco Cangelosi, piacevolmente sorpreso, scopre in Francesco Musotto una inclinazione che accomuna i due, la passione per la scrittura, e nel suo libro trascrive integralmente alcune novelle ambientate nella Pollina del passato, in cui, accanto ai temi cari della lotta per l’affermazione del diritto contro ingiustizia e sopruso, Francesco Musotto fa rivivere un mondo di idee e di tradizioni ormai scomparso, il cui ricordo fa vibrare di accorata nostalgia e di commozione profonda l’anima sua trasparente e cristallina come l’aria della sua montagna.

Carlo La Calce