10 Dicembre 2020, 14:27 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Ieri, camminando sulla via Enrico Fermi, diretto verso la via Pintorno, procedevo sul marciapiedi, quando a un tratto, a causa di una buca mal coperta da una piastra di ferro simile a quelle usate dalla SIP o dall'ENEL, il mio piede incontrava il vuoto e subivo anche una distorsione alla caviglia. Cadevo in ginocchio e soltanto con l'aiuto di due passanti sono riuscito ad alzarmi. Resistendo al dolore e zoppicando, sono riuscito a tornare a casa. Oggi i postumi della caduta sono meno dolorosi e spero di rimettermi presto.
Non è mia intenzione citare il Comune per il danno causatomi dalla cattiva manutenzione del marciapiedi, perché da esso, più che un qualsivoglia risarcimento, pretendo una migliore manutenzione, sia nell'interesse mio e sia nell'interesse di tutti i cittadini.
Per questo motivo diffido l'Amministrazione comunale a provvedere entro il termine improrogabile di 5 (cinque) giorni alla riparazione, significando che allo scadere di tale termine mi vedrò costretto a presentare una denunzia ai sensi dell’art. 2051 c.c., tenendo conto delle sentenze Corte di Cassazione sentenza 1 ottobre 2004, n. 19653 e Corte di Cassazione, sentenza 13/01/2015 n. 287.
Ove la presente sollecitazione dovesse restare senza seguito, forte di una sentenza della Cassazione, mi rivolgerò anche al Tribunale penale per lesioni personali colpose, per Reato omissivo improprioe per Responsabilità del dirigente preposto al controllo sulla manutenzione stradale.
Con i miei saluti
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