Privatizzazione del parcheggio della stazione. Non basta la smentita del Sindaco

Ritratto di Salvatore Ilardo

21 Aprile 2016, 12:19 - Salvatore Ilardo   [suoi interventi e commenti]

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Privatizzazione del Parcheggio della Stazione. Non basta la smentita del Sindaco

 

La notizia riportata da alcuni organi di informazione, che pubblicizzano un elenco fornito  dall’Agenzia del Demanio, che include anche  una lista di beni da dismettere  da parte di R.F.I. – FS Sistemi Urbani, a cui è stata data ampia pubblicità internazionale sul sito “Invest in Italy Real Estate.Com”, assume un carattere di particolare gravità.

In parole semplici, R.F.I. decide solo e soltanto sulla testa degli Amministratori locali. Ricordiamo tutti quanto aveva affermato il Responsabile LL.PP. e Pianificazione Urbanistica del Comune di Cefalù, Ing. Ivan Joseph Duca, nell’incontro pubblico con R.F.I.  in  Comune  il 26 novembre 2015.              Aveva detto testualmente: “Avremo nei prossimi mesi degli incontri, per negoziare con RFI la cessione delle aree dismesse, ed integrarle nel nuovo P.R.G., che contiamo di presentare entro aprile 2016.  Cefalù potrà così raggiungere gli standards di spazi pubblici di altri centri urbani, passando dagli attuali 4 mq/abitante  a 15 mq circa per abitante”.

Appare pertanto quanto mai inverosimile che una Società a capitale pubblico quale R.F.I. dopo queste intese  preliminari con il Comune di Cefalù, e consapevole della estrema complessità di realizzare una stazione sotterranea con le previste gallerie di emergenza, possa in modo del tutto autonomo progettare di alienare un’area così importante e strategica, di 6000 mq, con l’aggravante di indicarla come “area edificabile.

Pretendiamo che R.F.I.  chiarisca ufficialmente come si sia arrivati a tale pubblicizzazione, peraltro su un sito rivolto ad imprenditori esteri.

Sempre R.F.I., nella persona dell’Ing. Palazzo, Responsabile investimenti nel Sud Italia ed Isole, aveva prospettato, nel predetto incontro del 26 nov. 2015 che a fine lavori, “lasceremo il territorio migliore di oggi”. La realtà della prima tratta Fiumetorto-Ogliastrillo è quanto mai deprimente, con un territorio letteralmente diviso da una assurda barriera antirumore, e con non pochi problemi di attraversamenti e di deflussi delle acque meteore.

Le premesse quindi non sono per niente incoraggianti  per la seconda tratta Ogliastrillo-Castelbuono, in cui la complessa morfologia del terreno non faciliterà certo i lavori, e su cui è già avviato un dibattito a livello locale, circa la prospettiva di poter tornare a quella che era l’ipotesi progettuale iniziale di realizzare la fermata ad Ogliastrillo, a fronte dei grossi rischi che potrebbero delinearsi per gli abitanti e le costruzioni del quartiere dello Spinito.

Cefalù, 21 aprile 2016

                                                                                                            Per il Comitato Ferrovia a Impatto Minimo
                                                                                                        (Salvatore Ilardo)