L’impotenza

ritratto di Pino Lo Presti

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Non mi riferisco a quella di chi come me, laltracefalu, o altri, segnalano, denunciano cose su cui non si può e non si devono chiudere gli occhi o rimuovere l’attenzione, ma a quella di chi ha l’onere di amministrare la cosa pubblica.

Io davvero, a volte non me la sento di fare supposizioni più o meno “informate” o più o meno “maliziose”; mi arrendo, constato che c’è un qualcosa che - come un muro - separa la realtà della “amministrazione” da quella desiderata, non so neanche più se (desiderata) legittimamente o meno!

Il 13 novembre 2009, in “A proposito di Deleghe” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/40) segnalavamo qualcosa che - mi sembra (dico “mi sembra” perchè dubito ormai di essere esente da qualche turba psico-emotiva) - appare inammissibile nella sua indecenza.

Lo ri-segnalavamo Il 3 novembre 2010, in “Cosa dire infine” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/2958).

Nulla è accaduto nulla se non un peggioramento della situazione.

Comprendiamo cosa può avere nell’animo quel naufrago nell’isoletta sperduta che lancia un messaggio, chiuso in una bottiglia, nell’oceano.