L'acqua ritorna pubblica!
30 Aprile 2010, 22:50 - Gaetano Lapunzina [suoi interventi e commenti] |
La norma che riporta in mani pubbliche la gestione delle risorse idriche rappresenta un grande risultato per il Partito Democratico, che ne ha proposto l’inserimento nella Finanziaria votata dall’ARS.
Proprio un anno fa, con una iniziativa referendaria che il PD cefaludese ha organizzato al posto di quella invano promessa dal Sindaco Guercio in campagna elettorale, oltre tremila cefaludesi, chiedevano al Primo cittadino di rispettare la volontà unanimemente espressa dal Consiglio comunale, mantenendo in mani pubbliche la gestione del servizio idrico.
La caparbietà della scelta compiuta dalla Amministrazione comunale, in assenza di una qualsiasi garanzia sull’entità e le modalità degli investimenti, ha portato esclusivamente all’aumento delle tariffe idriche, circostanza di cui i cittadini si sono resi conto proprio in questi giorni.
Il fatto che sulla “ripubblicizzazione” dell’acqua, approvata dall’ARS a scrutinio segreto con 53 voti favorevoli e 25 contrari, si sia espresso con manifesto favore l’On.le Raffaele Lombardo, Presidente della Regione e leader del Partito del Sindaco Guercio, ci conferma che, un anno fa, non era certo il PD cefaludese, come qualcuno volevava far credere, a sostenere posizioni strumentali.
Gaetano Lapunzina
Segretario cittadino PD
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Si disse, all'epoca, di un atto di condiscendenza
al Presidente della Provincia Avanti.
Meglio delle mie parole, quelle di Franco al C.C. del 21.04.2010
"La verità sta nel fatto che tutto, in questa città, parla della assenza di una Amministrazione, tranne che per pochi privilegiati; pochi potenti privilegiati possono dire di “avere” un Sindaco di riferimento, anzi di averlo finalmente dalla loro parte, e di potere affermare che i loro progetti riprendono alito, riprendono forza: progetti di devastazione del territorio; sono progetti di speculazione su ognuna delle bellezze, delle ricchezze di questa città, sono progetti che vengono portati avanti sulla pelle dei cittadini. Mi riferisco all’azione di espropriazione, dei diritti degli abitanti del Centro storico; mi riferisco all’azione di alcune realtà imprenditoriali - soprattutto nel ramo delle costruzioni - che vengono tutelate e “portate avanti” in maniera, ancora una volta, privilegiata; mi riferisco a quel sistema dei servizi nell’affrontare il quale lei è stato sempre prone davanti a coloro che c’impongono le cose dall’alto. Quando si è trattato di difendere la città, davanti all’ATO idrico, lei ha consegnato le chiavi; non è stato lungimirante, non ha saputo porsi dalla parte dei cittadini, non spende mai una parola quando vengono portati via dei diritti fondamentali da questa città, per mettersi a capo dei cittadini: di quei cittadini che le hanno dato la fiducia.
Il ritorno dell'acqua pubblica
Apprendere che l’Assemblea Regionale Siciliana ha votato favorevolmente al “ritorno” della gestione pubblica del servizio idrico non può – come cittadino – che esser motivo di compiacimento.
E ciò, nonostante, in quel mese di aprile dello scorso anno, sia stato investito (per delega assessoriale) della problematica in questione e delle polemiche che scaturirono dalla consegna delle eti idriche al gestore privato.
Polemiche che non intendo in alcun modo richiamare in questo momento perché non gioverebbero, di certo, ad un corretto confronto.
Se ed in quanto quella ormai famosa nota-diffida proveniente dall’A.R.R.A. (nota con la quale le Amministrazioni locali venivano formalmente diffidate a consegnare le reti idriche alla APS a pena di commissariamenti) avesse più o meno valore, lo conferma – oggi – la circostanza incontrovertibile che per riottenere la “gestione pubblica” dell’acqua e dei relativi servizi c’è voluto un passaggio normativo in sede assembleare dopo che anche il parlamento nazionale si è espresso sull’argomento.
A questo punto, preso atto della inversione di tendenza sancita dal voto d’Aula e considerato che già taluni Enti locali siciliani si sono determinati nell’adottare – a mezzo di delibere consiliari e di giunta – provvedimenti con i quali hanno disposto la “ripresa in possesso” delle proprie reti idriche, sono certo che il nostro Consiglio Comunale e la nostra Amministrazione, proprio per dare continuità e coerenza a quel voto richiamato dal Segretario del P.D. ed alla luce della intervenuta novità legislativa, adotterà con ogni urgenza i provvedimenti consequenziali diretti a favorire il ritorno della gestione delle nostre reti idriche in capo al Comune di Cefalù.
Cordialmente.
Avv. Rosario Fertitta