24 Novembre 2012, 16:28 - Salvatore Solaro [suoi interventi e commenti] |
I cefaludesi soprattutto coloro i quali non hanno un rapporto diretto con il turismo - la maggior parte - aspettano l'autunno per fuggire dalla spiacevole sensazione, diventata quasi un incubo: sentirsi ospiti a casa loro. Molti scappano in campagna. Questa attività, cresciuta disordinatamente in fretta, ha generato nel tempo forti tensioni sia nel rapporto cittadini-attività economiche commerciali, che nel rapporto attività economiche commerciali-sostenibilità ambientale. Immagino pensare Cefalù come fosse uno scoiattolo preso da una frenetica attività per accumulare cibo ed energie durante la bella stagione, per poi godersi il riposo durante l'inverno. Cefalù ha bisogno di un meritato riposo, perché d'estate viene usata e abusata, poiché l'unico valore che si considera è soltanto quello del profitto economico. Nel "fantastico mondo" del turismo cefalutano, con l'arrivo dell'autunno, uomini e cose vanno in letargo. E' cosi` da almeno trent'anni. Il frastuono delle attività è concentrato nel solito periodo Aprile-Ottobre, con il picco di Luglio e Agosto. Nel periodo Novembre-Marzo tutto riposa in pace, Amen! Il turismo cefalutano è legato da sempre alla bella stagione giacché non offre nient'altro che le sue bellezze naturali, fin quando esisteranno.
Dunque, se le attività alberghiere in questo periodo chiudono, dovè la novità?
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Commenti
Laura Grazia Miceli -
Letargo
Caro Salvatore alla tua domanda rispondo, indovina un poco, nessuna.
A questo proposito, ti segnalo sul sito della nostra associazione www.ivastasidivicolosaraceni.it un resoconto dal titolo Tracce, cui seguiranno nell'ordine: Tracce 2 . Gli struzzi; Tracce 3 L'elefante; Tracce 4 Esche.