4 Maggio 2017, 12:10 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Molti dei vacanzieri che avrebbero voluto trascorrere a Cefalù il pomeriggio e la serata del 25 aprile e del primo maggio hanno preferito cambiare destinazione o tornarsene nei luoghi di provenienza.
Ciò, dopo avere percorso qualche centinaio di metri del tratto di strada statale tra Settefrati-Mazzaforno e Figurella-Santa Lucia.
Sì perché era sino a Settefrati, ed anche oltre, che si allungava la teoria di autoveicoli in entrata a Cefalù dal lato di Occidente.
Una teoria, che, almeno nella fascia oraria tra le 16,00 e le 19,00 di quei giorni festivi, si è snodata, ininterrotta, sino al bivio di via San Pasquale, per continuare, sempre ininterrotta, lungo la via Pintorno ed il lungomare Giardina.
Una fila di auto “attaccate” l'una all'altra, che, “ai semafori”, incrociava la fila della corsia opposta, che, dall'imbocco della via Cavour si allungava sino alla via del Terzo Millennio.
Un serpente di autoveicoli che si mordevano la coda nel miraggio di trovare uno stallo, nel quale fermarsi e che, in quella fascia oraria, era pressoché impossibile da trovare.
Uno dei tanti visitatori che, scoraggiati dalla lunghezza della fila, hanno fatto inversione di marcia è stato il Signor Fabio Papania, che, commentando un post pubblicato su facebook dal Consigliere Marco Larosa sulle promesse elettorali di questi giorni impossibili da mantenere, ha scritto:
“La gente non è più stupida, si informa, capirà che non si può continuare a credere alle belle parole, alle false speranze o promettere ciò che non si potrà mantenere....... non cambierà così la nostra Cefalù......Domenica volevo scendere a Cefalù e intorno alle 17,00 la fila delle macchine arrivava a Mazzaforno, traffico bloccato si camminava a passo di formica tanto che mi sono scocciato e me ne sono tornato a casa.....tornando a casa mi chiedevo:
possibile che non si possa far nulla per la viabilità in una cittadina come Cefalù?
Possibile non avere parcjheggi?
È possibile che con un intasamento del genere saltino anche i servizi pubblici?
Peggio è se deve passare un mezzo di soccorso”.
Per cercare di dare risposte alle domande di Fabio Papania a soccorrerci possono essere, soltanto, i numeri.
Il primo di tali numeri è quello degli autoveicoli, che, nella fascia oraria durante la quale più lunghe sono state le file, hanno paralizzato la rete viaria cittadina.
In mancanza di un rilevamento mai effettuato, proverò a stimarlo.
Ipotizzando in 8 Km la lunghezza totale del serpente di autoveicoli, che si snodava da Mazzaforno all'imbocco di via San Pasquale, dalla via del Giubileo Magno all'imbocco di via Cavour, nonché lungo le stesse vie, la via Pintorno ed il lungomare Giardina ed assumendo in 8 m l'interasse tra un autoveicolo e l'altro, può essere stimato in 1.000 il numero degli autoveicoli, che, nella predetta fascia oraria procedevano “a passo di formica” alla ricerca di uno stallo libero.
Limitando la fascia oraria a sole 2 ore ed ipotizzando che ogni autoveicolo abbia impiegato un'ora per uscire dalla fila avendo trovato uno stallo libero o, non avendolo trovato, incolonnandosi nella fila in uscita lungo la via Vazzana o la via Bellini, si può stimare in 2.000 il numero di autoveicoli in entrata.
L'unica soluzione che si potrebbe adottare per evitare il formarsi delle predette file, sarebbe quella di realizzare un'area di interscambio nella zona di Mazzaforno-Settefrati con 2.000 posti auto ed una stazione per bus navetta, a bordo dei quali i visitatori potrebbero raggiungere il centro.
Ebbene, considerato che per un posto auto, compresa l'area di manovra, sono necessari 25,00 mq, l'area o l'infrastruttura di interscambio modale dovrebbe avere una superficie utile di 50.000 mq.
Assumendo in 2,5 il numero medio dei visitatori a bordo di ogni autoveicolo, sarebbe di 5.000 il numero delle persone da trasportare in centro con bus navetta.
Nell'arco di 120 minuti.
Il che con “bus navetta” da 50 posti richiederebbe 100 corse in 120 minuti.
2.000 autoveicoli in 2 ore, 50.000 mq di area di interscambio modale e 1 “bus navetta” ogni 72 secondi sono numeri che parlano da soli.
Impietosi.
Dicono che, per evitare la paralisi del traffico in particolari fasce orarie dei giorni festivi e di quelli di punta della stagione estiva, è impossibile l'unica soluzione possibile.
Promesse elettorali in tal senso sono impossibili da mantenere.
“Ad impossibilia nemo tenetur”.
A meno che non si prometta di realizzare, nella zona di Mazzaforno un round about con l'obbligo di inversione di marcia per gli autoveicoli in entrata, una volta esauriti i posti auto disponibili all'interno del perimetro urbano.
Saro Di Paola, 4 maggio 2017
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Commenti
Giosafat Barbaccia -
Di code fino Mazzaforno e di ipotetiche fermate all'ogliastrillo
Figuriamoci allora che "appetibilità" possa avere una fermata ferroviaria all'ogliastrillo, soprattutto in momenti delicati come questi o "di tutti i giorni di punta della stagione estiva" . Con ogni probabilità questa ipotetica situazione scoraggerebbe anche tutti quei "coraggiosi" che per venire a Cefalù preferiscono sfidare trenitalia pur di non subire le sicure frustrazioni delle code da lei raccontate. Ha ragione, i suoi numeri parlano da soli.
Saro Di Paola -
Chi vivrà vedrà
Con la fermata sotterranea a Pietragrossa le code non si verificherebbero perché, con le corse dei treni ogni 20 minuti, i visitatori e i bagnanti arriverebbero a Cefalù tutti in treno, lasciando i propri autoveicoli nei luoghi di provenienza.
Ho usato il condizionale perchè la fermata sotterranea non si farà.
La ragione è sempre la stessa: "U SCIECCU PA CURA 'UN TRASI".
Chi vivrà vedrà.