“L’abbeveratoio”,“la tonnara di Presidiana”,”la Villa Bordonaro” e “le grotte naturali” della Rocca di Cefalù

Ritratto di Saro Di Paola

21 Aprile 2024, 09:04 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Dei pareri espressi dall'Autorità di bacino, dal Genio Civile e dalla Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Palermo, sul quarto progetto definitivo, elaborato da ITALFERR, per la rampa di accesso alla galleria di sfollamento dalla fermata sotterranea di Cefalù ho già scritto, il 26 febbraio scorso www.qualecefalu.it/node/24781 .

In particolare, riferendomi al parere della Soprintendenza su tale nuovo progetto, il 26 febbraio, ho scritto che poteva anche starci fosse favorevole e, quindi, opposto a quello sul terzo progetto, che la Soprintendenza aveva bocciato perché, data la vicinanza al bene isolato denominato "Villa Parlato", "era incompatibile con gli indirizzi della pianificazione e tutela paesaggistica".
Ho scritto di tale possibilità perché quello della Soprintendenza è un parere talmente discrezionale da potere essere subordinato alla differenza tra la zuppa ed il pan bagnato, volendo, con ciò significare, che, a mio giudizio, per quanto avevo colto nelle tavole, il quarto progetto differiva dal terzo quanto la zuppa differisce dal pan bagnato.

Per tale ragione, che esclude quelle che avrebbero potuto indurre l’Autorità di bacino ed il Genio Civile a cambiare una sola virgola nei rispettivi pareri espressi sul terzo progetto definitivo, ho cercato di capire le ragioni per le quali la Soprintendenza aveva, invece, “cambiato rotta”.
Convinto che tali ragioni non possono ridursi a quella “dell’allontanamento”, peraltro assai modesto, dei manufatti dell’imbocco dal bene isolato denominato “Villa Parlato”,  ho approfondito "le carte del faldone informatico" del quarto progetto definitivo attinenti agli aspetti ambientali e paesistici del progetto medesimo.

In particolare, ho approfondito  la “Relazione Paesaggistica ai sensi del DPCM12/12/2005”.
Quando, scorrendola, sono arrivato al punto di leggere:  
"Nel territorio di Cefalù ricadono alcuni dei più straordinari beni culturali della Regione, primi tra tutti, i beni architettonici e monumentali, numerosissimi nel centro storico tra i quali eccelle il mirabile duomo normanno, di inarrivabile grandiosità… nei “centri e nuclei storici” rientra il borgo marinaro di Sant’Ambrogio” e dei “Beni isolati”, sparsi nel suo territorio e documentati nella relazione, a parte la sorpresa per l'aggettivo qualificativo su Sant'Ambrogio,  ho pensato: “ci siamo”.
Ed invece a guardare le foto 
dell'abbeveratoio,  
                                                     
della tonnara di Presidiana,
                                                     
della Villa Bordonaro
                                                     
delle grotte naturali,
                                                     
sono rimasto basito.

Basito, però, con quel minimo di lucidità, che mi è bastato per chiedermi:
se nella relazione paesaggistica del quarto Progetto Definitivo della galleria di sfollamento dalla fermata sotterranea e della sua rampa d’accesso, sono stati commessi gli svarioni con i quali sono stati confusi
- il LAVATOIO MEDIEVALE di Cefalù con l’abbeveratoio di Geraci,
- la tonnara di Trabia con la tonnara di Presidiana,
- la Villa Bordonaro di Palermo col CASTELLO BORDONARO di Cefalù,
- le grotte naturali di non so quale affioramento calcareo con quelle della Rocca di Cefalù,
quanti altri svarioni, e non solo sugli aspetti ambientali, saranno stati commessi nelle centinaia e centinaia di pagine e di tavole del “faldone informatico” dello stesso Progetto Definitivo?

Ancora una volta la mia risposta è:
DIO SOLO LO SA.

Soltanto Dio, infatti, può avere la capacità di leggere “le carte” di tutto quel complesso faldone come quella che, invece, tutti abbiamo di guardarne le foto leggendone le didascalie.
Soltanto Dio, infatti, può avere la capacità di avere piena contezza di quelle stesse carte.
Quelli che, ciascuno nel proprio ruolo, su quelle stesse carte si sono già pronunciati, sono stati, soltanto, i Pilato di turno.

Saro Di Paola, 21 aprile 2024