Ieri, al Teatro Cicero, si è svolto il convegno "I segni dei tempi dalla Pacem in Terris ad oggi"

Ritratto di Saro Di Paola

15 Aprile 2023, 18:48 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Per commemorare i 60 anni dalla pubblicazione dell'enciclica di Giovanni XXIII e per presentare alla Città di Cefalù, che ne è la sede, la nuova Fondazione, diretta a valorizzare cultura, arte, soggetti nell'area del Mediterraneo,
                                                                        

ieri 14 aprile, si è svolto al Teatro Comunale Cicero di Cefalù, il primo convegno della  "Fondazione Accademia Via Pulchritudinis ets", dal titolo:
"I segni dei tempi dalla Pacem in Terris ad oggi".

Il convegno è stato presentato dalla Dott.ssa Daniela Mendola.
                                                                       

Dopo il saluto d’apertura, il Sindaco di Cefalù, Prof. Daniele Salvatore Tumminello, ha consegnato una targa ricordo al nostro illustre Concittadino, Prof. Crispino Valenziano, Presidente della Fondazione, “uno dei grandi protagonisti della storia del novecento e del secolo in corso”.
                                                                        
La parola è, quindi, passata a Valenziano per la presentazione della Fondazione.
                                                                        
Valenziano ha spiegato la Sua Vocazione, “dal pane col latte al pane col vino” col Vescovo Cagnoni,
la Sua Vita “nascessi mille volte andrei mille volte all’Eucarestia”,
la Sua “scoperta della parità tra Uomo e Donna”,
il suo approccio alla Bellezza “dai vetrai della via Veterani alla Cattedrale, al Pantòcratore che, in fondo all’abside, non impegna dall’alto, ma è con gli occhi alla pari….......Cefalù mi ha rivelato il Pantòcratore, che mette in parallelo con Gesù Cristo, la Pantòcrazia, tutta la mia vita

Semi” che Valenziano ha gettato “insegnando, per oltre cinquanta anni, ad oltre 2100 alunni che l’hanno sentito, ascoltato e seguito, che hanno lavorato con Lui e con i quali Lui ha lavorato”.

Valenziano ha, quindi, parlato di un altro seme.
Quello che ha colto nel telegramma che, il giorno prima, aveva ricevuto dal Presidente della Repubblica e con il quale, Mattarella ha rivolto il Suo saluto a Valenziano ed ai presenti al convegno che “propone una proficua riflessione su tematiche di elevata attualità internazionale” ed ha inviato “i più sentiti auguri di buon lavoro per lo svolgimento del convegno in cui si penserà alla Pace”.

Questo telegramma mi ha sconvolto, mi ha confuso come mi confuse il passaggio, con Cagnoni, dal pane col latte al Pane col Vino, perché questo telegramma, senza volerlo, mi fa apostolo della Pace,” ha aggiunto Valenziano.

Quando ero in seminario c’era la guerra, oggi a novantuno anni c’è di nuovo la guerra. 
Oggi in Oriente è il Venerdì Santo, ma, con la guerra, non è Venerdì Santo, perché si rinvia la Pasqua, si trasferisce, si rinvia la Pace.
Altro che veterani che costruiscono vetri per costruire Bellezza, siamo davanti a vetrai che col fuoco costruiscono morte.
Ma io ringrazio Dio perché nella mia vita ho pensato soltanto alla Pace ed alla parità tra Uomo e  Donna, ho fatto di tutto perché spuntasse questa Fondazione, ho messo a disposizione dei cefaludesi quello che mi hanno lasciato mio padre e mia madre perché ne facciano una Via della Bellezza, della Pulchritudinis, che non è una cosuccia, è impegno con la Bellezza, rapporto diretto con Dio.


Valenziano, ha concluso chiedendosi “cosa posso fare per la Pace?”.
Per la Pace mi rivolgo al Pantòcratore con gli stessi imperativi, intende e festina, con i quali il Salmista (69,70) si è rivolto a Dio
 “Deus, in auditorium meum intende, Domine, ad adiuvandum me festina”:
O Dio, vieni a salvarmi, o Signore vieni presto in mio aiuto”.
Ecco dove sono i segni dei tempi: Dio fallo e fallo presto.... per la Pace che altro devo fare, che altro devo pensare?”.

Alla presentazione della Fondazione da parte di Valenziano è seguito l’intervento, su
Prodromi, contesti, sviluppi della Lettera Enciclica Pacem in Terris” del Prof. Sergio Tanzarella, della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale.
                                                                 

Dopo, l’intermezzo musicale “Mio fiume anche tu” di Giuseppe Ungaretti, nella trascrizione in attualità di Crispino Valenziano con il quartetto vocale Antonina Alessi, Soprano, Rosalia Pizzitolla, Contralto, Vincenzo Lisi, Tenore, Simone Spera, Basso e Francesco Di Giuseppe al pianoforte, Musica del Maestro Giuseppe Di Liberto
                                                                 
e, a seguire, la tavola rotonda “I segni dei tempi oggi...”, moderata dal Dott. Vincenzo Morgante, direttore di TV2000, con la Dott.ssa Giuseppina Paterniti, Direttrice editoriale offerta informativa RAI e con la Dott.ssa Lucia Goracci, Giornalista inviata del TG3.
                                                                 

Chiunque ne fosse interessato, può ascoltare e seguire l’intero convegno al link https://fb.watch/jW9HD9ece9/.
Ascoltando tutti gli interventi, nei “Segni dei tempi oggi…..”,  si può cogliere, appieno, l’attualità della Pacem in Terris.

P.S. Durante il convegno ho avvertito, forte, il mio orgoglio di cefaludese. Un solo imbarazzo: vedere il Prof. Tanzarella chino sul suo p.c. poggiato sullo sgabello del pianoforte.

Saro Di Paola, 15 aprile 2023