Ulteriori Chiarimenti sulla vicenda riguardante il Centro Culturale Bastione Innovazione Cibo Cultura

Ritratto di Ass. culturale FuoriOrario

4 Dicembre 2020, 08:29 - Ass. culturale ...   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

 

Purtroppo siamo costretti, ancora una volta, a intervenire in risposta ai diversi articoli apparsi di recente sulla vicenda riguardante il Centro Culturale Bastione Innovazione Cibo Cultura , risposte necessarie al chiarimento di alcuni aspetti che, ancora, continuano ad essere affrontati in maniera strumentale e non riportano la reale natura dei fatti:

• Ad oggi non è stato notificato alcun “rinvio a giudizio” al Presidente dell’Associazione Culturale Fuori Orario, dott. Marco Cicio, ma è stata notificata la chiusura delle indagini;

• Tutte le risorse professionali impiegate nel progetto sono state regolarmente inquadrate nelle mansioni previste, nel rispetto delle norme fiscali, contributive ed assistenziali espletando quanto previsto dalle attività progettuali;

• La contestazione sull’utilizzo difforme di € 195.000,00 (cifra vincolata, da progetto, a specifiche voci di spesa) è priva di fondamento in quanto la stessa spesa è stata vagliata e certificata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla presentazione della documentazione richiesta (fatture, bonifici, contratti, etc.) ed è stata suddivisa per le diverse attività così come previsto dal progetto approvato (Ristrutturazione e apertura al pubblico dell'immobile, Museo digitale, Sala Lettura, Caffè Letterario);

• Siamo contrari a processi mediatici basati su indiscrezioni ed interpretazioni parziali, i processi si faranno, eventualmente, nelle sedi opportune e poniamo la massima fiducia nei confronti della giustizia. Ricordiamo che nel nostro ordinamento, a garanzia di tutti i cittadini, esiste la presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva;

• Siamo amareggiati e ci chiediamo come possano essere trapelate delle indiscrezioni relative a documenti giudiziari di cui nemmeno i soggetti interessati erano a conoscenza. Tali dettagli dell’indagine potevano essere conosciuti solo dai soggetti coinvolti a vario titolo nella stessa. Riteniamo necessario approfondire questo aspetto insieme ai nostri legali e se necessario con gli organi inquirenti;

• Come già dichiarato in altre circostanze, riteniamo infondati i fatti contestati e chiariremo ogni eventuale contestazione nelle sedi opportune e ci auguriamo che tutto potrà essere dimostrato prima possibile.

Bastione Innovazione Cibo Cultura è un Centro Culturale Polivalente , è il risultato esatto delle attività progettuali avviate con il progetto ed è sotto gli occhi di tutti. La struttura ospita al suo interno un Museo Multimediale gratuito sul percorso Arabo Normanno, una Sala Lettura gratuita con riviste e libri consultabili, uno Spazio Eventi concesso gratuitamente per iniziative culturali anche di terzi, un Caffè Letterario con Ristorante e Pizzeria Slow che segue la filosofia del chilometro zero, attività tutte previste dal progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Per quanto riguarda il Museo digitale sul percorso Arabo Normanno va precisato che la sua realizzazione è stata autorizzata dal Ministero in luogo della creazione del Museo civico, la cui realizzazione si era palesata impraticabile nei tempi previsti dal progetto. Si sottolinea, inoltre, che l’attività di recupero dell’immobile ha permesso di dare una nuova collocazione ai reperti archeologici che sostavano accatastati in una stanza fatiscente del complesso del Bastione, il cui controsoffitto era crollato su buona parte dei reperti. In questa stanza, restaurata, è oggi collocato il museo digitale, mentre i reperti sono stati trasferiti, dietro parere e monitoraggio della soprintendenza, in alloggi idonei e in maggiore sicurezza. Il complesso iter di restauro dei reperti archeologici è di competenza della soprintendenza e siamo sempre disponibili ad una loro valorizzazione all'interno del Bastione.

A seguito della sospensione di 60 gg. tra aprile e giugno 2020 la concessione è stata riassegnata con un nuovo atto del Comune di Cefalù che ha verificato la sussistenza dei requisiti della concessione permettendo il riavvio delle attività del centro nel pieno rispetto della legge. Attualmente il Centro è chiuso per effetto del DPCM del 03-11-2020 ed è pronto a riaprire al pubblico con tutti i suoi servizi appena sarà possibile.

Sentiamo il dovere di fornire chiarimenti all’opinione pubblica ma siamo contrari a processi sommari e strumentalizzazioni giornalistiche. Chiariremo tutto nelle sedi opportune perché crediamo nella correttezza di quanto è stato fatto, nella verità e nella serietà della giustizia che rimane l’unica garanzia per tutti i cittadini.

Abbiamo sempre operato nel rispetto delle regole impegnando i nostri sforzi a riconsegnare alla fruizione pubblica un immobile chiuso ed abbandonato da oltre vent’anni; tanti in questi anni hanno trovato nel Bastione uno spazio dove esprimere e sviluppare creatività e cultura. Rinnoviamo il nostro invito a tutta la cittadinanza, a tutte le associazioni culturali, a tutti gli artisti a continuare a considerare il Bastione come una seconda casa, un luogo diverso di Cefalù in cui troverete e troveremo il modo di promuovere la crescita culturale della città.

                                                                               Associazione Culturale Fuori Orario
                                                                        Capofila ATS

Commenti

La fonte delle cosiddette indiscrezioni è l'agenzia ANSA e da tale fonte, sicuramente per quanto riguarsa Quale Cefalù, non è stato ricavato alcun "processo mediatico", ma osservazioni sulla procedura seguita, allora e ora. 

Il testo del comunicato continua a lasciarmi perplesso e anzi accresce le mie perplessità. Auguro che l'Associazione Culturale Fuori Orario sia convincente con il Magistrato che sta procedendo alle indagini, a insaputa di essa, e soprattutto i lettori del suo comunicato. 

Per il resto mi preme chiarire che a mio avviso, come ho detto sempre nei miei interventi, più che l'Associazione, il vero responsabile è l'Amministrazione, non essendo intervenuta per vigilare.