Ecatombe a Casteldaccia sul torrente Milicia

Ritratto di Angelo Sciortino

4 Novembre 2018, 23:30 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Il sindaco di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto, ha spiegato che la villa travolta dall’acqua era abusiva e avrebbe dovuto essere abbattuta. “Non era stata demolita poiché l’ordine del Comune era stato impugnato dai proprietari dell’immobile davanti al Tar. La Procura era già a conoscenza di questa cosa. A noi non risultano residenti in quella abitazione, tantomeno le persone morte a causa dell’inondazione”, ha spiegato ai microfoni di Radio Capital.

Il risultato? Una vera ecatombe. Le vittime sono Federico Giordano, 15 anni; la madre Stefania Catanzaro, 32 anni; il nonno Antonino Giordano, 65 anni e la moglie Matilde Comito di 57; Nunzia Flamia, 65 anni; Marco Giordano 32 anni e la sorella Monia, 40 anni; ed i piccoli Rachele Giordano di un anno e Francesco Rugò di 3 anni. Si è salvato invece il padrone di casa, Giuseppe Giordano.

Lo Stato crudele e assassino non è quello che vuole demolirti la casa abusiva, ma quello che per quieto vivere e per prendere voti non te la fa demolire, finché non arriva il fiume e ti ammazza insieme alla tua famiglia. Questi poveretti non avevano costruito la casa abusiva né ne erano i proprietari, ma soltanto gli affittuari. Perché nessuno li ha avvertiti del pericolo che correvano?

La casa travolta dal fiume, quindi, era abusiva Quanti altri morti e crolli dovremo subire prima di capire che i divieti di costruire non sono un'invenzione dei soliti ambientalisti da salotto?

Addolorati per questa assurda ecatombe e per la morte di due bambini, non possiamo, però, non porci alcune domande: siamo sicuri che in caso di un'eventualità del genere a Cefalù non si correrebbe lo stesso pericolo? Siamo sicuri di non aver costruito in maniera più o meno abusiva in prossimità di torrenti? O ci siamo preoccupati soltanto di una finestra in più o di un tetto più alto di venti centimetri?

Ce le poniamo noi queste domande, ma le risposte possono e devono darle gli amministratori; loro e l'Ufficio Tecnico del Comune. Dopo non servirebbe a niente rivolgersi alle Autorità competenti, che hanno eventualmente il compito di punire, ma non quello di compiere miracoli o di prevenire. Quest'ultimo compito spetta all'Amministrazione.

Commenti

L'odierno comunicato dell'ANSA.

Il Tar di Palermo non ha mai sospeso l'ordine di demolizione della villetta abusiva di Casteldaccia in cui sabato notte 9 persone sono morte travolte dalla piena del fiume Milicia. Il Comune, che aveva emesso il provvedimento di abbattimento nel 2008, avrebbe dovuto demolire l'immobile anche se i proprietari avevano fatto ricorso al tribunale amministrativo. "E comunque non può sostenersi che la semplice presentazione di ricorso sia di per sé sufficiente a bloccare l'efficacia dell'ordine di demolizione. In ogni caso, nel 2011 il giudizio al Tar si è concluso e l'ordinanza di demolizione del sindaco non è stata annullata; ne' il Comune si è mai costituito in giudizio. Quindi, in questi anni l'ordinanza di demolizione poteva - e doveva - essere eseguita", scrive il Consiglio di Stato in una nota. Sulla tragedia la Procura di Termini Imerese indaga per disastro colposo e omicidio colposo.