Raddoppio ferroviario: replica alle dichiarazioni dell’Ing. Di Paola

Ritratto di Luciano Luciani

18 Febbraio 2017, 13:23 - Luciano Luciani   [suoi interventi e commenti]

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In relazione ad alcune dichiarazioni, molto aggressive, rivolte, dall’Ing. Di Paola attraverso il giornale Quale Cefalù, al Forum delle Associazioni di Cefalù e allo scrivente, evidenzio quanto segue:

 

I deliberati assunti dal Consiglio Comunale costituiscono vincoli e patrimonio di scelte strategiche per le amministrazioni che si succedono nel tempo. Voglio evidenziare che quando fu approvato il piano lineare delle ferrovie, sul finire degli anni ’80, il Consiglio Comunale, con il consenso dei componenti la maggioranza, costituita dal centro-sinistra, appose la clausola dell’utilizzo del binario ferroviario esistente per assicurare collegamenti rapidi e leggeri lungo la tratta, che potessero favorire il raggiungimento rapido del centro storico da parte dei residenti nelle aree periferiche e dei turisti. Ciò non posso sottacere, in qualità di Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica del tempo, in quanto questa scelta fu il risultato e l’oggetto di una impegnativa trattativa.

Questa esigenza, oggi, è ancora più pressante perché ormai un’altra economia, un intero mondo, centri commerciali, ville, palazzi, alberghi, si estendono da Santa Lucia a Lascari e sono diventati luoghi di incontro, di vita vissuta, di rapporti economici e di lavoro e rappresentano la vocazione ad essere zona di espansione urbana e interurbana, in coerenza di un patrimonio di scelte urbanistiche avvenute nel tempo con la conseguente pressante esigenza di assicurare collegamenti rapidi e leggeri nel territorio. Non tutti hanno la vocazione di fare i ciclisti, particolarmente i lavoratori quando si trasferiscono sul posto di lavoro o i turisti quando arrivano e ripartano da Cefalù con le valigie.

Propongo all’attenzione dei cittadini e delle forze politiche il documento trasmesso ai vertici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Raddoppio ferroviario Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono 14.02.2017.pdf, lanciando un grido di allarme alla città e al territorio madonita, perché, come è emerso nel corso dei lavori, tenuti dal Forum delle Associazioni di Cefalù, venerdì sera 17 febbraio 2017, non solo il tratto del binario compreso tra Himera e Lascari non sarà utilizzabile, ma già in alcuni tratti i lavori in corso stanno compromettendo l’esistenza e quindi la fruizione del binario esistente che potrebbe essere utilizzato, eliminando i passaggi a livello, con collegamenti rapidi, leggeri e silenziosi, che colleghino Lascari, Cefalù sino alla stazione di Castelbuono, perché anche l’utilizzo del tratto successivo sino a Finale di Pollina, sembrerebbe compromesso.

                                                                                 Luciano Luciani
                                                                               Presidente del Forum delle Associazioni di Cefalù

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Intervento correlato:

Raddoppio ferroviario: il sogno, la realtà e le chiacchiere a ruota libera del Forum delle Associazioni - Saro Di Paola - 18 febbraio 2017 (http://www.qualecefalu.it/node/20413)

Commenti

INCOMMENTABILE! Mi limito a precisare che non ho fatto "dichiarazioni". Ho sviluppato un ragionamento supportandolo con argomentazioni. In piena sintonia con quelle che da assessore all'urbanistica ho svolto in Consiglio comunale nel 1987 e che il Consiglio voto' favorevolmente con voto unanime e delle quali l'assessore all'urbanistica Luciani avrebbe dovuto tenere conto per quella continuita' amministrativa di cui parla. Argomentazioni che ho ripreso nel 2002 e che il Consiglio comunale volle venissero inserite nel deliberato, unanime, del Consiglio. Da Cefalùdese mi addolora che da parte del Forum delle associazioni sia stata trasmesso al Ministero il documento a firma del dottor Luciani. Mi addolora per il semplice fatto che al Ministero non potranno non farsi un pessimo giudizio delle associazioni cittadine. Al Ministero penseranno che, se le asociazioni cittadine riescono a concepire un documento come quello, a Cefalù si fa un pessimo uso della materia grigia.